Tivoli – La Nathan bocciata dal Mibact. Franceschini: “Villa Adriana va tutelata”

Il Mibact boccia la lottizzazione Nathan. E lo fa attraverso la risposta ad un’interrogazione parlamentare discussa oggi (10 luglio, ndr) alla Camera, in cui il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, prova a mettere chiarezza sulla questione. Già, perchè se da un lato ci sono i cittadini, e la comunità internazionale, preoccupati che la costruzione di questo grande complesso residenziale tolga di fatto il bollino Unesco a Villa Adriana, dall’altra c’è Barbara Mezzaroma, ad della Impreme, proprietaria del terreno, che minaccia richieste di risarcimento danni milionari. 

“Mi pare che la posizione del ministero sia netta e chiara, e non poteva essere altrimenti – dice Franceschini -. Villa Adriana è un sito di straordinaria importanza e anche l’Unesco ha fatto rilievi molto seri sugli effetti negativi del piano di lottizzazione”. Detto questo, il Ministro sostiene che “vi sono i presupposti di legge per avviare un eventuale procedimento di revisione degli atti fin qui adottati”. Una posizione che da seguito al parere Onu rilasciato lo scorso meggio, e che gettava a tutti gli effetti i presupposti di una possibile cancellazione del sito dall’elenco Unesco. “L’apposizione da parte del Mibact dei vincoli di inedificabilità assoluta intorno al sito archeologico e sull’intera zona cuscinetto, è l’unico modo istituzionalmente corretto per uscire da ogni ambiguità e impedire la realizzazione del piano di lottizzazione che, lo ricordo, in passato aveva ricevuto giudizi favorevoli dallo stesso Ministero – dice Marco Vincenzi, capogruppo Pd al consiglio regionale -. In assenza di vincoli, il comune di Tivoli potrebbe rischiare pesanti azioni risarcitorie da parte degli attuali proprietari”. Risarcimento che si aggirebbe intorno ai 70 milioni di euro, come ha più volte ripetuto la Mezzaroma, la quale continua a sostenere che la realizzazione del complesso residenziale progettato dall’architetto Paolo Portoghesi ha “funzione di riqualificazione dell’area, da anni in forte stato di degrado”. Una riqualificazione fatta con il cemento, che però potrebbe costare davvero molto caro alla “Superba”.

Villa Adriana è dunque salva? Forse. Ora tocca al Governo mettere un punto sulla questione, a quanto pare. Una posizione che trova sicuramente l’appoggio dell’amministrazione e degli esponenti della politica tiburtina, da “una parte all’altra” del consiglio comunale, da tempo  fortemente contrari alla realizzazione della Nathan. Bisognerà quindi solo aspettare.

Veronica Altimari

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