Il tecnico ha parlato dopo l’esonero che il club gli aveva precedentemente comunicato: “Lascio il CreCas con dignità, ho provato a fare del mio meglio, ma questo dopo appena sei giornate di campionato non poteva essere completamente evidenziato ed apprezzato. Posso solo, come piace a me, fidarmi dei numeri, e della terza piazza, in linea con gli obiettivi. Analisi tecniche non voglio farne per rispetto, così come non le ha volute fare la società. Ne approfitto per salutare e ringraziare le persone per bene che ho conosciuto a Palombara, dallo staff tecnico al custode. Ringrazio i ragazzi per la serietà, la disponibilità e l’impegno profuso, li abbraccerò guardandoli negli occhi uno ad uno. Ero, sono e rimarrò legato a questi colori e sono certo che la Serie D sarà raggiunta. Pur non capendo la decisione societaria, sono costretto ad accettarla, anzi non posso che ringraziare per l’iniziale fiducia dimostratami. Anche questa si chiama esperienza e mi permetterà di crescere ulteriormente. Forza CreCas”. I motivi che hanno portato all’esonero del tecnico sono esclusivamente tecnici. La squadra non ha finora reso secondo quelle che sono le sue possibilità.
I capi d’accusa nei riguardi della gestione tecnica dicono che questo Crecas ha vinto finora solo tre delle sei partite fin qui giocate in campionato, il cinquanta per cento di vittorie sul totale delle gare giocate non è una percentuale in grado di portare in proiezione la squadra ai vertici della classifica, in più la manovra d’attacco risulta estremamente sterile. In sei partite mai la Crecas ha segnato più di un gol in novanta minuti di gioco. A Poggio Mirteto, prima giornata, vittoria in casa de La Sabina, fanalino di coda della classifica, grazie al gol di Gallaccio. Vittoria stentata contro il Tolfa, Panella il marcatore, viterbesi che sono attualmente penultimi in classifica. Vittoria in trasferta contro la Vigor Acquapendente grazie al gol di Pascu, Vigor che attualmente è quart’ultima. In sostanza in casa Crecas le tre vittorie sono state messe a segno sempre con il minimo scarto e contro squadre in grande crisi, come la classifica evidenzia. Due le gare finora pareggiate, entrambe in casa, contro Montecelio e Compagnia Portuale, ed una sconfitta subita in casa dall’unica squadra di alta classifica incontrata, il Ladispoli. La squadra non ha un gioco d’attacco, ha realizzato solo quattro reti e per fortuna ne ha subite solo due. Il patron Valentini non ama licenziare gli allenatori ma certo che si sarebbe aspettato molto di più da una squadra potenziata con grandi sacrifici la scorsa estate. La squadra sarà ora temporaneamente affidata all’allenatore in seconda Fabio Cola, che la guiderà insieme al preparatore atletico Emanuele Restante e al diesse Ferramini a partire dalla gara di Coppa Italia contro l’Atletico Vescovio.
Sergio Toraldo
