Tra i centri di accoglienza per senza fissa dimora, emerge anche quello di Castelverde in via Santa Maria di Loreto: “Dal 2 dicembre non ci hanno più mandato persone da assistere”, denunciano. La struttura, gestita dalla cooperativa Abc, interna alla 29 Giugno, rischia la chiusura delle attività il 31 dicembre a causa della mancata proroga dei servizi. “Vogliono mandarci tutti a casa, ma noi continueremo a batterci”, promettono i dipendenti e gli assistiti, i quali hanno dato inizio all’occupazione della struttura il 23 dicembre scorso.
La denuncia: “Abbiamo 19 posti liberi, ma non ci mandano nessuno”
“Il comune di Roma ha aperto ufficialmente l’emergenza freddo, ma dal 2 dicembre fino ad oggi non ci ha mandato nessuna persona da assistere – spiega Enrica Catalano, operatrice del centro –. Abbiamo 19 posti liberi, tra il piano terra ed il primo piano, disponibili sia per senzatetto che per mamme in difficoltà”. Sistemazioni che, in pieno inverno, potrebbero migliorare, se non addirittura salvare, le vite di molte persone.
“I nostri centri fanno capo al comune, mentre quelli per immigrati alla Prefettura – spiega Simona Frezzella, altra operatrice –. A loro hanno assicurato altri 6 mesi di lavoro, a noi nulla. Anzi, stiamo aspettando gli avvisi di licenziamento partiti il 23 dicembre”. Tutto questo mentre negli ultimi giorni sia la Protezione Civile, che la Croce Rossa, hanno iniziato ad inviare volontari per strada: “Hanno anche aperto i sottopassaggi delle metropolitane, mentre qui abbiamo una struttura pienamente funzionante. È una vergogna”.
A rischio 13 posti di lavoro
Le colpe di coloro che si sono arricchiti sulle spalle di immigrati, emergenze abitative e senzatetto, stanno ricadendo sui lavoratori. Dipendenti ai quali erano destinati stipendi modesti.
“Io ho un contratto da 30 ore e guadagno 800 euro – afferma Enrica –. Per arrivare a 900 euro devo fare gli straordinari o i turni notturni, senza contare che il nostro è un lavoro particolarmente impegnativo ed a rischio”. Per il centro di Castelverde è inoltre prevista la chiusura dei servizi per il 31 dicembre. Il 24 dicembre scorso gli operatori hanno incontrato l’assessore capitolino alle Politiche Sociali, Francesca Danesi, che, però, non ha saputo promettere una soluzione concreta ai problemi dei lavoratori.
La protesta degli assistiti
L’occupazione dell’edificio, partita il 23 dicembre scorso, è stata un’idea degli stessi senzatetto. “Noi eravamo ormai una famiglia, ora ci hanno tolto tutto. Ci costituiremo parte civile, chiedendo sia i danni civili che morali”, afferma con le lacrime agli occhi Mario, senzatetto arrivato qui dalla Puglia. Il centro si era trasformato nella sua nuova casa da circa sei mesi. Come per Roberto Balicchi, un tempo pasticcere che per la crisi ha dovuto chiudere, perdendo tutto: “Mi sono ritrovato all’improvviso senza nulla, neanche una casa. Se vogliono la guerra, noi siamo pronti: stiamo lottando per la nostra dignità”.
La solidarietà del quartiere
Nella sfortuna di un futuro incerto, però, arriva il sostegno di Castelverde. “Dal 22 dicembre arrivano varie donazioni tra giocattoli per i bambini, panettoni, torroni, beni primari – spiega Enrica –. Si è mobilitato l’intero quartiere tra residenti, negozianti e la parrocchia Santa Maria di Loreto. Ringraziamo in particolar modo volontari de “I Gabbiani Onlus Protezione Civile” e don Patrizio che ci ha permesso di illustrare la nostra situazione durante la messa natalizia”.
“La protesta andrà avanti fino alla fine – commentano gli occupanti –. I nostri diritti di lavoratori e senzatetto vanno tutelati e rispettati”.
l.l.g.