Da anni la strada provinciale di Via dell’Inviolata a Guidonia Montecelio versa in una situazione di degrado, ma a bonificarla e pavimentarla ci penserà il magnate dei rifiuti, Manlio Cerroni.
Infatti, la Strada Provinciale che dalla rotonda della strada provinciale SP28b si estende lungo l’omonimo parco fino ad arrivare all’impianto di trattamento meccanico-biologico dei rifiuti, anche conosciuto con l’acronimo TMB di proprietà della “Ambiente Guidonia Srl” del Gruppo Cerroni, di cui è anche l’unica via di accesso, versa da anni in una situazione tragica e resa impraticabile da tempo per via dell’enorme quantità di rifiuti che invadono la strada e impediscono il transito di auto e mezzi pesanti.
L’ANTEFATTO
Come già scritto tra le righe del Tiburno, con la determina firmata dal dirigente alla Viabilità Giampiero Orsini, martedì 23 febbraio, si è conclusa la Conferenza di Servizi tra gli Enti interessati – Comune di Guidonia compreso – e la società di Cerroni, dando il via libera alla bonifica dell’area proposta dalla “Ambiente Guidonia”per bonificare l’area di competenza della Città Metropolitana di Roma Capitale, nel silenzio-assenso delle altre istituzioni.
LA BONIFICA
La società del gruppo Cerroni non si limiterà a pulire la strada dai rifiuti ma, nel tratto oggetto dell’istanza indicata nella determina n. 99900882 datata 11 marzo 2021 della Città Metropolitana di Roma Capitale firmata dal dirigente del servizio Giampiero Orsini, effettuerà una manutenzione straordinaria del tratto compreso tra la strada provinciale SP28b e l’impianto del TMB, che ad oggi rimane sterrato nella maggior parte, che comprenderà oltre alla “classificazione, rimozione e smaltimento corretto dei rifiuti abbandonati lungo la sede stradale”, la “rigenerazione della fondazione stradale per uno spessore di cm. 30, mediante il dosaggio dei leganti idraulici, la stabilizzazione con l’uso di cemento dei materiali in situ e il livellamento e costipamento dei materiali stabilizzati e realizzazione pavimentazione stradale ecologica, mediante trattamento ad impregnazione a freddo, impiegando il sistema “ECOVAL” consistente nel trattamento di impregnazione realizzato con emulsione derivate da bitumi modificati ed impiego di inerti tipici della zona, ottenendo una pavimentazione di colore e aspetto naturale”.
LE FINALITà
Insomma una vera e propria riqualificazione di Via dell’Inviolata, che consentirà, secondo lo schema di convenzione firmato tra l’amministratore unico della “Ambiente Guidonia” Roberto Loreti e il direttore del dipartimento Viabilità e infrastrutture viarie della Città Metropolitana di Roma Capitale Giampiero Orsini, la “riduzione della sensibilità della fondazione esistente all’azione degli agenti atmosferici quali sole, pioggia e gelo attraverso l’azione chimica e meccanica del legante e il miglioramento delle proprietà meccaniche dello strato della fondazione con l’avvio di reazioni di indurimento (con l’utilizzo di cemento) che porteranno con il tempo ad un considerevole aumento della resistenza meccanica del materiale. L’utilizzo del cemento sarà avallato dalle prove di laboratorio eseguite in situ che determineranno la natura fisica e chimica dei terreni e quindi la quantità legante idonea da utilizzare; l’aumento delle capacità portanti della fondazione stradale; il risanamento profondo della strada mediante l’uso della tecnica della stabilizzazione.”
La “Ambiente Guidonia” dovrà iniziare i lavori di manutenzione straordinaria di Via dell’Inviolata entro sette iorni dalla data dell’autorizzazione della Città Metropolitana di Roma Capitale, e che dovrà ultimarli entro venti giorni lavorativi dalla data della già menzionata autorizzazione, al fine di non creare ulteriore disagio all’utenza.
La società sarà inoltre impegnata ad eseguire per la durata di un anno dal verbale di constatazione di ultimazione dei lavori, a proprie cure e spese, i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria della sede stradale e delle sue pertinenze.
Vale la pena ricordare che il 15 giugno 2020 il 95enne magnate dei rifiuti era stato assolto insieme alla figlia Monica, all’imprenditrice guidoniana Isabella Stolfi, agli imprenditori Paolo Stella e Francesco Zadotti e all’ingegnere Gian Mario Baruchello dalle accuse di abuso edilizio indirizzate all’impianto TMB. Il 27 luglio 2020 l’azienda di Cerroni aveva proposto alla Città Metropolitana di prendersi carico di tutte le operazioni di bonifica necessarie a riportare in uno stato di normalità via dell’Inviolata. (Em. Lan.)