di Luca Pellegrini
Gli eretini sono reduci dalla sconfitta in rimonta incassata allo stadio “Gino Salveti” di Cassino: dopo essere andati in vantaggio di due gol, grazie alle marcature dei due nuovi acquisti Riccucci e Cardillo, i ragazzi di mister Gregori si sono fatti rimontare e sono usciti sconfitti per 3-2 dopo aver subito tutte le marcature direttamente da palla inattiva.
Domenica arriva una squadra esperta della categoria come il Gladiator 1924: i sammaritani mercoledì 22/09 hanno affrontato e battuto per 1-0 la compagine laziale dell’Insieme Formia per il match valido per il primo turno di Coppa Italia Serie D. In campionato invece, la prima giornata ha regalato un pirotecnico 3-3 contro l’Aprilia, tra le mura amiche dello stadio “Mario Piccirillo”: anche in questo caso, i padroni di casa si sono fatti rimontare ben tre marcature di vantaggio ed al fischio finale dell’arbitro il pareggio è sembrato più come due punti persi che uno guadagnato.
Mister Marino comunque può contare su qualche punto positivo: il nuovo acquisto Varela Djamanca, ala destra portoghese classe ‘98, si reso protagonista di una prestazione brillante condita da un gol e un assist e tante galoppate sulla fascia che hanno messo in crisi non poche volte la retroguardia avversaria. Il numero 7 dei casertani è sicuramente il nemico n°1 per il Monterotondo Scalo.
Anche però sulla sponda eretina, i nuovi acquisti hanno risposto subito presente: Riccucci e Cardillo sono andati subito in gol, ed inoltre hanno esordito da titolari anche i giovani terzini Tommaso Marino, classe 2002 ex Lazio Primavera, e Simone Carosi, classe 2004 molto promettente.
Il match promette di essere “caldo” anche per la presenza di due tifoserie molto presenti: i sostenitori del Gladiator sono ormai storici, ed hanno sostenuto la squadra in piazze molto importanti ed in match diventati iconici per tutti i tifosi sammaritani. I supporters del Real Monterotondo Scalo invece, sono cresciuti man mano che la scalata proseguiva ma la scorsa stagione, nonostante le porte chiuse in quasi tutti gli stadi, numerosissime erano le persone che si radunavano fuori dal terreno di gioco per cercare di sostenere il club in ogni modo possibile.