Come era decorata la Villa di Adriano, la scoperta in corso

Recuperati resti di pitture di importanza eccezionale

Chissà come era finemente decorata e stuccata la casa dell’imperatore Adriano a Tivoli…Forse a breve potremmo scoprirlo. E’ in corso da parte della Soprintendenza il recupero di uno straordinario deposito, costituito da resti di pitture e stucchi, di tale quantità e qualità da rappresentare uno dei più significativi ritrovamenti di questo tipo mai effettuati a Villa Adriana. Da tempo gli studiosi si interrogavano sugli apparati decorativi della residenza imperiale e, in particolare, su quelli pittorici, dei quali restano solo limitate porzioni, tanto esigue da non permettere studi esaustivi. Eppure le notizie antiquarie mettevano in luce la ricchezza di tali apparati, della cui presenza si ha memoria sin dagli albori del Rinascimento. Il nuovo ritrovamento costituisce un tassello fondamentale per lo studio della decorazione di Villa Adriana e del contributo offerto da essa al linguaggio pittorico dei grandi maestri, a cominciare da Pinturicchio e Raffaello.
LA PRESENTAZIONE
Parte dei reperti sono stati appena messi in mostra a Castel Sant’Angelo, a Roma, il 3 novembre in occasione della presentazione del volume “Adventus Hadriani. Ricerche sull’architettura adrianea” (Hispania Antigua. Serie Arqueologica 11, L’Erma di Bretschneider, Roma 2020), curato da Rafael Hidalgo, Giuseppina Cinque, Antonio Pizzo e Alessandro Viscogliosi.
La monumentale opera costituisce un puntuale aggiornamento del panorama di indagine sull’architettura di epoca adrianea e riunisce un considerevole numero di contributi, offrendo un ampio orizzonte tematico e geografico, nel quale spiccano Roma, Villa Adriana e Italica. La ricerca è completata da saggi di sintesi, di grande interesse e attualità, rivolti a diversi aspetti dell’architettura adrianea. I contributi, a firma dei massimi esperti della materia, presentano le scoperte più recenti ottenute attraverso nuove ricerche e scavi archeologici.
Alla presentazione, organizzata da Giuseppina Cinque ed Elena Eramo del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, hanno partecipato Mariastella Margozzi direttore dei Musei Statali della città di Roma, MiC; Filippo Coarelli, professore emerito dell’Università degli Studi di Perugia; Paolo Vitti Professore della University of Notre Dame, School of Architecture e Andrea Bruciati direttore dell’Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d’Este.

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  MONTEROTONDO - I soldi per le case popolari non bastano, variante da 14 mila euro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.