GUIDONIA – Debiti col Comune, la “Pro La Botte” riconsegni il campo di calcio

“Le.Mi.Da.” vince l’affidamento dell’impianto, ma l’ex gestore non riconsegna le chiavi e l’amministrazione tace

Un’associazione di promozione sociale non può gestire un impianto sportivo comunale, tanto più se è indebitata con l’amministrazione pubblica.

E’ in sintesi l’indirizzo espresso dal Tar del Lazio sulla vicenda del campo di calcio a 5 “Francesco Fantozzi” di proprietà del Comune di Guidonia Montecelio nel quartiere de La Botte che il 7 ottobre 2022 l’amministrazione ha assegnato alla “Le.Mi.Da. A.S.D.” e alla “Charly Sport A.S.D.” (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO).

Di fatto le due associazioni non hanno mai preso ufficialmente possesso dell’impianto sportivo in quanto l’ex gestore non intende riconsegnare le chiavi e per tale motivo si era appellato al Tar.

CAMPO DI CALCIO A 5, IL TAR DEL LAZIO “SGOMBERA” LA PRO LA BOTTE MOROSA

Oggi, mercoledì 18 gennaio, con l’ordinanza numero 318, i giudici amministrativi hanno rigettato il ricorso presentato dalla “Pro La Botte”, l’associazione presieduta da Andrea Grimaldi, che da quasi dieci anni è in possesso delle chiavi dell’impianto e lo gestisce senza aver mai stipulato un contratto con Comune di Guidonia Montecelio.

Per il momento il Tar ha respinto la domanda della “Pro La Botte” di annullare tutti gli atti relativi alla gara bandita il 15 settembre 2022 e riservata alle associazioni e alle società sportive dilettantistiche e Federazioni sportive nazionali.

Dalla gara per la gestione del Campo di Calcio a 5 la “Pro La Botte” era stata esclusa dalla Commissione in quanto si tratta di un’associazione di promozione sociale e non sportiva come previsto nel bando di gara, inoltre risulta in una situazione debitoria verso il Comune di Guidonia Montecelio (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO).

I GIUDICI AMMINISTRATIVI ALLA PRO LA BOTTE: “PAGA I DEBITI, ANCHE SENZA CONTRATTO”

Col provvedimento di oggi i giudici hanno tracciato un solco che non sembra destinato ad essere modificato dalla successiva sentenza.

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La domanda cautelare – scrivono i magistrati – non può trovare accoglimento, stante la posizione debitoria della odierna ricorrente che, secondo quanto più ampiamente dedotto dalla difesa del Comune, è di per sé ostativa all’ammissione alla procedura di gara, a nulla rilevando, in contrario, che il contratto di affidamento della gestione dell’impianto sportivo non sarebbe stato a suo tempo formalizzato, visto che l’utilizzazione di fatto dello stesso impianto ha comportato l’accettazione delle relative condizioni”.

Insomma, il Tar ha bocciato su tutta la linea la tesi del Presidente della “Pro La Botte” Andrea Grimaldi, a giugno 2022 candidato nella Lista “Città Nuova”, la civica a sostegno del sindaco Mauro Lombardo che ha ottenuto l’elezione a consigliere comunale di Michele Venturiello, Arianna Cacioni e Andrea Mazza.

In poche parole la “Pro La Botte” deve lasciare l’impianto e riconsegnare le chiavi al Comune per permettere l’ingresso ai legittimi vincitori della gara.

LA DENUNCIA DEL NUOVO ASSEGNATARIO: “FORZE OSCURE OSTACOLANO LA MIA GESTIONE”

Lo scorso 25 ottobre 2022 in una intervista video – CLICCA E GUARDA IL VIDEO - pubblicata dal quotidiano on line Tiburno.Tv, il presidente della “Le.Mi.Da.” Leandro Andreucci aveva denunciato un comportamento tutt’altro che trasparente e coerente da parte dell’amministrazione del sindaco Mauro Lombardo.

Abbiamo vinto l’assegnazione a ore del campo di calcio a 5 Francesco Fantozzi, ma non ci consegnano le chiavi – si era sfogato Leandro Andreucci – Perché questa mancanza di spiegazioni da parte del Comune?”.

Mentre i nostri bambini si allenano per strada – aveva aggiunto il presidente della “Le.Mi.Da. A.S.D.” – altre società svolgono attività all’interno dell’impianto. Io ho vinto e non posso entrare, come funziona in questa città? Mi piacerebbe sapere chi sta mettendo i bastoni tra le ruote a questa assegnazione? Quali forze oscure ci sono dietro?”.

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L’ASSESSORE ALLO SPORT: “ATTENDIAMO LA SENTENZA DEL TAR, NOI SIAMO PER LA LEGALITA'”

Sempre il 25 ottobre 2022 in una intervista video – CLICCA E GUARDA IL VIDEO - pubblicata dal quotidiano on line Tiburno.Tv, l’assessore allo Sport Cristina Rossi aveva tentato di chiarire la posizione del Comune di Guidonia Montecelio.

Gli uffici provvederanno alla consegna delle chiavi all’associazione “Le.Mi.Da.” – aveva spiegato la Rossi – In questi giorni stiamo perfezionando la procedura: è intenzione dell’amministrazione affidare la struttura alla Asd vincitricde, ma abbiamo ricevuto un ricorso da parte dei vecchi gestori rispetto al quale è evidente che dovremo attendere quanto deciso dal Tar, a sentenza saremo più tranquilli e più liberi per affrontare la questione”.

Nell’intervista l’assessore Rossi aveva garantito la volontà di risolvere il caso nel più breve tempo possibile e di mettere in condizione le associazioni vincitrici di giocare a calcio.

Nel frattempo la mancata consegna delle chiavi dell’impianto aveva scatenato le malelingue di Palazzo Matteotti che ipotizzavano un “intervento a gamba tesa” della politica, evidenziando il collegamento tra il Presidente della “Pro La Botte” Andrea Grimaldi e i consiglieri della Lista civica “Città Nuova”, Michele Venturiello e Arianna Cacioni.

A tal proposito l’assessore Cristina Rossi aveva sgomberato il campo da voci e illazioni.

Fin dall’inizio questa amministrazione si è data una regola, che tutto sia fatto nella legalità”.

Ora all’assessore Cristina Rossi non resta che sollecitare lo “sgombero” della “Pro La Botte” dal campo di calcio a 5.

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