TIVOLI - Si ubriaca e pesta la compagna disabile, condannato

Il 39enne picchia la donna con un bastone e la minaccia col coltello: 4 anni e 4 mesi

Ogni volta che “alzava il gomito” si trasformava nel suo aguzzino.

Insulti, minacce e percosse contro la compagna disabile. Una spirale di violenza durata alcuni mesi, giusto il tempo di iniziare e interrompere la relazione con l’uomo violento.

Per questo ieri, martedì 14 marzo, il Tribunale di Tivoli ha condannato Sorin Constantin A., romeno 39enne, a 4 anni e 4 mesi di reclusione per maltrattamenti aggravati e lesioni pluriaggravate nei confronti della fidanzata, una connazionale 45enne.

Il Collegio presieduto da Cristina Mazzuoccolo – a latere i giudici Teresa Antonella Garcea e Maria Grazia Patrizi – ha condiviso la tesi della Procura di Tivoli, che aveva richiesto una pena di 5 anni, condannando l’imputato alla pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.

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Secondo la ricostruzione dei magistrati, maltrattamenti e lesioni furono consumati tra luglio 2021 e gennaio 2022 a Fonte Nuova dove la 45enne invalida abitava e aveva ospitato Sorin Constantin A., operaio incensurato residente a Monterotondo.

In particolare la Procura contestava tre episodi avvenuti il 19 luglio 2021, il 23 luglio 2021 e il 29 settembre 2021. In tutte le circostanze Sorin Constantin A. insultò e maltrattò la vittima, percuotendola con un bastone e minacciandola con un coltello.

Per questo la donna finì all’ospedale e denunciò il compagno per poi riallacciare la relazione e subire l’ennesimo pestaggio a gennaio 2022, quando l’uomo fu arrestato dai carabinieri per resistenza e aggressione a pubblico ufficiale.

La 45enne disabile non si è costituita parte civile nel processo con rito immediato, ma ha deposto in Tribunale. Davanti ai giudici la donna ha raccontato della loro relazione sentimentale funestata dalla violenza dell’uomo ogni volta che beveva alcool.

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La vittima ha inoltre rivelato di averlo lasciato e successivamente di aver voluto riallacciare la relazione con un uomo considerato da lei buono ma affetto da una patologia, che la donna si era offerta di accompagnare al Serd di Monterotondo per il suo recupero.

In aula Sorin Constantin A. ha chiesto più volte scusa all’ex compagna, ma non è bastato per evitare la condanna.

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