Le linee guida regionali sono state indicate nel 2020, ma da allora forse nessun Comune della Città Metropolitana di Roma Capitale ha mai approvato il Nuovo Regolamento per il funzionamento dei Centri Anziani, ottenendo dagli uffici della Pisana proroghe su proroghe.
A distanza di tre anni la nuova amministrazione di Centrodestra guidata dal Presidente Francesco Rocca, la Regione Lazio ha dato l’ultimatum fissando il prossimo 30 giugno come data non ulteriormente prorogabile entro la quale perfezionare una serie di adempimenti.
L’assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio Massimiliano Maselli (Fratelli d’Italia)
E’ quanto emerge dalla nota inviata mercoledì 26 aprile da Massimiliano Maselli di Fratelli d’Italia e Ornella Guglielmino, rispettivamente assessore regionale e direttore regionale alle Politiche Sociali.
L’assessore alle Politiche sociali di Roma Capitale Barbara Funari (Partito Democratico)
Destinatari della nota sono Barbara Funari del Partito Democratico e Michela Micheli, rispettivamente assessora e direttrice alle Politiche sociali di Roma Capitale.
Nel documento viene sollecitato il Campidoglio ad adeguarsi alle Linee Guida regionali approvate il 14 luglio 2020 dalla precedente giunta Pd di Nicola Zingaretti con la Delibera numero 452, successivamente modificate il 5 agosto 2021 con la delibera numero 568. Le due delibere stabilivano che la gestione ottimale dei Centri Anziani fosse l’affidamento ad un’Associazione di Promozione Sociale (Aps) costituita dai soci del Comitato di Gestione eletto dagli iscritti.
L’ex Presidente della Regione Lazio e oggi Deputato Nicola Zingaretti (Partito Democratico)
Inoltre la Regione all’epoca stabilì che il Comune o il Municipio stipulasse una convenzione con le singole Aps e sostenesse i Centri Anziani garantendo gratuitamente alle associazioni un immobile a norma e congruo per dimensioni, oltre ad occuparsi delle manutenzioni ordinarie e del pagamento delle utenze dei locali, riconoscendo un contributo annuale per sostenere almeno le spese obbligatorie minime per il funzionamento e, secondo le disponibilità, per sostenere anche parte delle attività del centro.
Per realizzare tutto ciò, però, i Comuni avrebbero dovuto innanzitutto adottare un proprio regolamento comunale secondo le linee guida regionali e sottoscrivere una convenzione con le Associazioni di Promozione Sociale, trasmettendo tutta la documentazione alla Pisana.
Di fatto, Roma Capitale non ha mai mosso un dito e sulla stessa lunghezza d’onda di immobilismo ed inerzia sono rimasti sintonizzati Comuni importanti della Città Metropolitana come Guidonia Montecelio e Tivoli.
I Centri anziani devono essere gestiti da Associazioni di Promozione Sociale come indicato dalla Regione Lazio
Da parte loro, i soci dei tanti Centri Anziani hanno messo mani al portafogli e costituito le Associazioni di Promozione Sociale richieste dagli stessi uffici degli assessorati alle Politiche Sociali.
Nella nota inviata a Roma Capitale l’assessore Massimiliano Maselli evidenzia che il mancato adeguamento degli statuti e soprattutto dei Regolamenti comunali alle linee guida regionali per i centri anziani entro il prossimo 30 giugno ha una conseguenza negativa sugli stessi “nonni”, visto che ai singoli centri anziani potrà essere precluso l’accesso ai bandi o avvisi regionali dedicati alla Terza Età per richiedere finanziamenti.
Nella stessa nota a firma dell’assessore Massimiliano Maselli e della direttrice regionale Ornella Guglielmino emerge un caso limite avvenuto presso il Municipio V di Roma Capitale.
Il Presidente del Municipio V di Roma Capitale Mauro Caliste (Partito Democratico)
L’amministrazione a guida del Presidente Mauro Caliste, anche lui del Partito Democratico, sta procedendo alle elezioni per il rinnovo degli organi dei centri anziani sulla base delle regole in vigore prima dell’approvazione delle linee guida dettate dalla Regione Lazio nel 2021.
Un impedimento, secondo Maselli e Guglielmino, alla celere ed efficiente adozione di tutti gli atti necessari per il processo di trasformazione e per il perfezionamento degli adempimenti richiesti dalle stesse linee guida regionali.
Per questo l’assessore e la direttrice regionali invitano il Campidoglio a vigilare su quanto sta accadendo nel Municipio V “affinché in maniera uniforme su tutto il territorio di Roma Capitale si adottino regole uniformi e conformi alle disposizioni regionali vigenti e di concludere celermente l’iter di approvazione del nuovo regolamento comunale al fine di dare completa attuazione alle linee guida regionali”.