Di giorno scorrazzano tra i banchi, il pomeriggio escono insieme agli alunni che li portano a casa a turno prendendosi cura di loro.
E lo stesso accade nei week end, come in questo “ponte lungo” del 2 giugno.
Fiocco giallo all’Istituto comprensivo “Garibaldi” di Setteville di Guidonia
Sono gli otto pulcini “adottati” dall’Istituto comprensivo “Giuseppe Garibaldi” di Setteville, quartiere del Comune di Guidonia Montecelio, quattro fatti nascere a scuola dai 20 alunni della terza elementare sezione A, quattro dai 19 bambini della terza F.
Gli 8 volatili, nuovi compagni di scuola, sono il risultato di un progetto trasversale ideato dal team composto da maestre di entrambi le classi – Laura Colonna, Antonella Firmi, Natascia Marcotulli, Simona Nonni, Alessandra Salzano, Angela Mastronardi e Marilisa Tancorre – che a loro volta hanno preso spunto da quello di Nadia Bernabei, insegnante di Valerio R., alunno in una scuola di Roma e nipote di una delle docenti di Setteville.
I pulcini in classe durante l’orario di lezione
Il progetto nasce con l’obiettivo di far osservare da vicino quello che comunemente viene proposto nei libri, coinvolgere e motivare tutti i bambini, stimolarne l’interesse, la curiosità e soprattutto il desiderio di imparare.
Così, col benestare e la disponibilità del Dirigente Scolastico, Luca Santella, e della vicaria Francesca Domenica Volpe, per gli alunni è iniziato un viaggio verso il “ciclo vitale degli esseri viventi” che hanno raccontato in un articolo pubblicato dal quotidiano on line Tiburno.Tv.
Acquistate le uova presso un allevamento, le docenti hanno progettato di far vivere agli alunni il ciclo completo dall’uovo alla gallina.
“I bambini – spiegano le insegnati – hanno osservato l’intero processo che avviene da un liscio e muto uovo fino all’apertura alla magia della vita; hanno dato un valore all’attesa durante i 21 giorni di incubazione; hanno rispettato le necessità dettate dalla natura affinché si potesse compiere il miracolo della vita; hanno accettato l’eventualità che i pulcini potessero non nascere, vissuto l’emozione di vederli venire al mondo, stanno provando la responsabilità di avere cura di un altro essere vivente, apprezzare la diversità e il piacere di coccolare i “nuovi compagni a due zampe” tra una lezione e l’altra”.
A ciascun dei nuovi compagni di classe, di specie e colori diversi, gli alunni hanno dato un nome: c’è “Lucky”, “Blackberry”, “Queen Elisabeth II”, “Calimero”, “Apollo”, “Rex”, “Boss” e “Vittoria”.
Insomma, il progetto non li ha soltanto affascinati, ma anche motivati e responsabilizzati a prendersi cura dell’altro, soprattutto del più sfortunato.
“Il percorso del progetto – proseguono le maestre elementari della terza A e della terza F – è interdisciplinare, ad esempio i bambini hanno analizzato il ciclo della gallina anche in lingua inglese, hanno visto la gallina di oggi come risultato di un processo di domesticazione avviato nel neolitico, hanno ampliato il loro lessico, raccolto e rappresentato dati in tabelle, argomentato opinioni, ritratto i pulcini dal vivo e infine hanno scritto un articolo di giornale per condividere la loro esperienza.
La speranza è di formare nuove generazioni che sappiano rispettare l’ambiente, gli animali, il prossimo e se stessi”.
“Ringraziamo il Dirigente Scolastico e la vicaria – concludono le insegnanti – ringraziamo tutti i genitori dei bambini e in particolar modo le rappresentanti della terza A, Fabiana Sartori, e della terza F, Eleonora Nuccetelli, che hanno fatto fronte alle richieste delle docenti, all’Insegnante Nadia Bernabei.
Un ringraziamento speciale è rivolto ai bambini che hanno saputo cogliere l’essenza del progetto e si sono fatti coinvolgere con entusiasmo e meraviglia”.
L’ARTICOLO DEGLI ALUNNI DELLA TERZA A E DELLA TERZA F
Ora conosco bene i miei polli!
“Noi bambini della 3A e 3F abbiamo ricavato un po’ di soldi con il mercatino di Natale e li abbiamo usati per comprare un’incubatrice che ha fatto quello che farebbe una mamma chioccia cioè tenere al caldo e alla giusta umidità le sue uova per 21 giorni, noi controllavamo la quantità d’acqua e i gradi giusti.
Il nono giorno con le maestre abbiamo fatto la prima speratura che è come un’ecografia, e in quasi tutte le uova si sono viste delle ramificazioni che sono i capillari ed era molto affascinante perché voleva dire che l’embrione si stava sviluppando.
L’abbiamo ripetuta il quindicesimo giorno e si poteva vedere il pulcino che si stava formando.
Nell’incubatrice c’erano dei rulli che facevano ruotare le uova ogni novanta minuti ma li abbiamo tolti il diciottesimo giorno perché, anche in natura, in quel giorno mamma chioccia smette di girarle, abbiamo anche abbassato la temperatura ma aumentato l’umidità.
Il ventunesimo giorno non sono nati ed eravamo un po’ tristi perché le maestre ci hanno spiegato che non era sicuro che sarebbero nati. Quando siamo entrati in classe il ventiduesimo giorno abbiamo sentito pigolare e siamo corsi a vedere attraverso la finestrella dell’incubatrice con il cuore che ci batteva forte dall’emozione, c’erano quattro bellissimi pulcini che sembravano darci il buongiorno.
Per annunciare la nascita tanto attesa dei pulcini abbiamo costruito un fiocco giallo da appendere all’ingresso della scuola!
Durante la giornata ne sono nati altri tre e siamo stati fortunati perché qualcuno l’abbiamo visto mentre usciva dall’uovo.
Ad un certo punto ci siamo accorti che un pulcino era in pericolo perché aveva una zampina incastrata nell’ingranaggio che faceva girare i rulli, l’abbiamo salvato con l’aiuto del collaboratore scolastico Gianpietro ma ancora oggi Lucky ha bisogno di cure speciali e non cammina molto bene ma fortunatamente è vivo, per questo lo abbiamo chiamato “Lucky”.
Il ventitreesimo giorno abbiamo trovato una bellissima sorpresa: i pulcini erano 8, era nato “Blackberry” perché era tutto nero. Gli altri si chiamano “Queen Elisabeth II” che noi chiamiamo solo “Queen”, “Calimero”, “Apollo”, “Rex”, “Boss” e “Vittoria”.
Sono di tante razze diverse e sono belli proprio per questo.
I pulcini sono esseri viventi, ci prendiamo cura di loro tutti i giorni, li teniamo puliti, gli diamo da mangiare e da bere e curiamo Lucky.
Durante la settimana sono sempre in classe con noi e li rispettiamo cercando di non fare troppa confusione. Durante il fine settimana li portiamo a casa e abbiamo fatto un programma dei turni.
Abbiamo imparato tante cose ad esempio come è fatto un uovo, le fasi del ciclo della gallina, anche in inglese, le razze diverse dei polli ma soprattutto abbiamo provato tante bellissime emozioni e tanto amore per i nostri piccoli nuovi amici”.