A mettere la pulce nell’orecchio degli agenti è stata una “chiacchiera” da bar secondo cui in città starebbero proliferando meccanici improvvisati all’interno delle proprie abitazioni.
Un fenomeno dilagante nel resto d’Italia.
Le taniche di olio rinvenute e sequestrate nell’officina abusiva
Così ieri, lunedì 6 febbraio, la Polizia Locale di Monterotondo ha scoperto e sottoposto a sequestro un’autofficina illegale in via Salaria allo Scalo, gestita da un italiano di 65 anni, sanzionato per una somma di circa 30 mila euro.
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv, l’attività investigativa degli agenti diretti dal Comandante Michele Lamanna è iniziata dieci giorni fa con controlli a tappeto sul territorio attraverso l’utilizzo di un drone.
Sorvolando il cielo sopra il quartiere dello Scalo, l’attenzione dei vigili urbani si è concentrata su una villetta con giardino all’interno della quale erano presenti troppi veicoli per una sola famiglia.
Così ieri mattina è scattato il blitz.
Gli agenti hanno beccato due clienti appena arrivati per riprendere l’auto fresca di riparazione e lo scenario presente in giardino e soprattutto nel garage di casa non lasciava spazio a dubbi.
Alcune delle batterie per auto sequestrate nel garage di un’abitazione a Monterotondo Scalo
Oltre ai “ferri del mestiere” hanno rinvenuto e sequestrato attrezzature oltre a cataste di pneumatici e batterie per auto insieme a fusti di olio esausto, di certo incompatibili con l’esercizio di un’attività saltuaria e non professionale: insomma, una vera e propria officina abusiva.
Per la natura “professionale” dell’attività e per l’assenza di ogni tipo di autorizzazione, la Polizia Locale hanno sequestrato i locali e l’annessa attrezzatura, sanzionando il 65enne anche per l’esercizio abusivo dell’attività, per la mancata iscrizione all’Albo delle Imprese Artigianali e per il mancato registro del carico e scarico dei rifiuti.
Gli agenti stanno verificando se esistano i presupposti per deferire il meccanico improvvisato all’Autorità Giudiziaria di Tivoli per le violazioni alle norme ambientali (D.Lgs. n. 152/2006), conseguenti alla inadeguata gestione dei rifiuti derivanti dalle lavorazioni meccaniche.
L’attività investigativa della Polizia Locale continua col monitoraggio del territorio attraverso il drone: l’officina abusiva scoperta e sequestrata ieri non sarebbe l’unica a Monterotondo.