GUIDONIA - Non forzò la mano ai dirigenti comunali, assolto l’ex sindaco Eligio Rubeis

Scagionato dall’accusa di induzione alla corruzione anche l’ex dirigente Gilberto Pucci

Rischiava una seconda condanna dopo quella a 4 anni e mezzo di reclusione del 2019. Ma stavolta è finita diversamente: assolto perché il fatto non sussiste.

Così oggi, lunedì 8 luglio, il Tribunale di Tivoli ha scagionato in primo grado l’ex sindaco di Guidonia Montecelio Eligio Rubeis dall’accusa di aver abusato dei suoi poteri per indurre a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità.

L’ex sindaco Eligio Rubeis oggi è stato assolto. Il 15 maggio 2019 il Tribunale di Tivoli lo aveva condannato a 4 anni e mezzo

Il Collegio presieduto da Teresa Garcea – a latere i giudici Giovanni Petroni e Camilla Amedoro – ha accolto la tesi degli avvocati Augusto Colatei e Flavio Lupi e ha respinto la richiesta di condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per l’ex sindaco da parte del pubblico ministero Luigi Pacifici.

Gilberto Pucci, l’ex dirigente alle Finanze del Comune di Guidonia Montecelio: il Tribunale di Tivoli ha assolto anche lui

I giudici hanno assolto con la stessa formula anche l’ex dirigente comunale alle Finanze Gilberto Pucci, difeso dagli avvocati Gabriele e Alfredo Scaccia, anche lui accusato di induzione alla corruzione, per il quale il pubblico ministero aveva proposto di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato.

A sostenere l’accusa era un’intercettazione telefonica registrata dalla Procura di Tivoli il 26 giugno 2015.

All’epoca Eligio Rubeis era finito nel mirino del Corpo Forestale dello Stato a seguito delle dichiarazioni rese da un ex operaio della discarica dell’Inviolata su un presunto giro di tangenti rivelatasi una “balla”, ma culminate con l’arresto il 20 luglio 2015 e la successiva condanna in primo grado a Tivoli a 4 anni e mezzo il 15 maggio 2019.

Il processo concluso oggi era uno stralcio del primo processo culminato con una condanna per corruzione e tuttora pendente presso la Corte d’Appello di Roma.

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Durante le indagini l’ex sindaco fu intercettato al telefono con Marco F., ex Direttore generale della clinica Italian Hospital Group di via Tiburtina, a Guidonia.

Secondo la ricostruzione dei magistrati, in quella telefonata il sindaco avrebbe concluso un accordo corruttivo col manager di Ihg per l’assunzione presso la clinica di via Tiburtina di una candidata nella sua lista civica alle elezioni di giugno 2014.

In cambio Rubeis avrebbe promesso a Marco F. di adoperarsi per accelerare il pagamento di alcune fatture scadute emesse da Ihg in favore del comune per un importo di 340.986 euro e 36 centesimi.

Così l’ex sindaco attaccò col manager e telefonò subito a Gilberto Pucci.

La conversazione intercettata fu interpretata dagli inquirenti come una pressione di Rubeis sul dirigente alle Finanze affinché venisse accelerato il pagamento delle fatture.

A parere dei magistrati, l’ex sindaco avrebbe insistito nella richiesta di fronte alle resistenze di Pucci, che riguardo al pagamento delle fatture disse: “c’è un problema serio”.

Nella telefonata Rubeis replicava: “eh lo so, però… vabbè però fammelo così sennò ci faccio una brutta figura”.

Frase che avrebbe indotto Pucci ad emettere in favore della clinica il mandato di pagamento del 15 giugno 2015 dell’importo di 340.986,36 incassate da Ihg il 26 giugno 2015.

Nella ricostruzione della Procura sindaco e dirigente avrebbero insomma pagato in via preferenziale la Ihg rispetto alle altre Rsa, come Rio Oasi Srl, Gli Annali Srl, Nomentana Hospital Srl e Ini Spa Medicus Hotel, anch’esse in analoga situazione creditoria rispetto al Comune di Guidonia Montecelio.

Nel processo concluso oggi il Tribunale di Tivoli ha dichiarato inoltre di non doversi procedere per intervenuta prescrizione nei confronti di Eligio Rubeis per un secondo capo d’imputazione.

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L’ex sindaco era accusato di aver esercitato pressioni anche sull’ex dirigente comunale all’Urbanistica Umberto Ferrucci.

A inguaiare Eligio Rubeis era stata una telefonata intercettata il 10 marzo 2015 in cui avrebbe pressato Ferruci affinché non rilasciasse un provvedimento di agibilità – di esclusiva competenza dirigenziale – per un capannone in uso al “Gros-Gruppo Romano Supermercati”, almeno fino a quando il Presidente non fosse andato a parlare personalmente con l’ex sindaco.

In particolare riferendosi al Presidente del Gruppo “Gross” Rubeis intimò a Ferrucci: “a lui l’agibilità non ce la dai finché non vado io personalmente a fare il giro in cantiere… voglio dì l’agibilità lì dentro… non passano più, non passano più dentro al Car se non vengono personalmente da me, vabbè?”.

Una volta conclusa la telefonata con Ferrucci, rivolgendosi ai presenti nel suo ufficio, Rubeis disse: “So’ Eligio e ti faccio vede’ che se me rode er culo…”.

“La sentenza di oggi – è il commento dell’ex dirigente alle Finanze Gilberto Puccidimostra ancora una volta che ho sempre lavorato nel rispetto della legge e nell’interesse del Comune di Guidonia.

La mia Via Crucis al Tribunale di Tivoli si è conclusa.

Spero in futuro di non varcare la soglia di Tribunali perché la sofferenza che ho patita è stata immane.

Voglio ringraziare i miei avvocati Gabriele e Alfredo Scaccia che mi hanno sempre accompagnato nel percorso ottenendo successi emozionanti. Solo grazie al loro aiuto, al loro sostegno fisico e morale, sono riuscito a superare gli anni piú complicati della mia vita”.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate tra 90 giorni.

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