TIVOLI – “Sono patriota e amo l’Italia”, nonna Maria festeggia 101 anni

Ex operaia della Pirelli e delle Cartiere, straordinariamente arzilla con la battuta sempre pronta: ancora viaggia in aereo

In tv segue esclusivamente i programmi scientifici e si tiene informata ogni giorno sulla politica, ma la sua passione è leggere libri di storia dal 1900 ad oggi.
“Sono patriota e amo l’Italia”.
Si presenta così Maria Virdis, una delle donne più longeve di Tivoli.
Ieri, domenica 22 settembre, nonna Maria ha tagliato il traguardo dei 101 anni in una grande festa organizzata in casa da familiari e parenti, alla quale ha partecipato la sorella minore Lidia di 90 anni, ed è stata omaggiata anche dal vice sindaco di Tivoli Giorgio Strafonda.
Nata il 22 settembre 1923 a Bono, in provincia di Sassari, in Sardegna, Maria vive a Tivoli dall’età di 10 anni, e ha lavorato prima nel reparto sartoria allo stabilimento Pirelli via Tiburtina a Villa Adriana dove realizzava maschere antigas, poi alla Cartiera di via Valeria dove stendeva la carta bagnata.
Mamma di Enrico e Antonello, scomparso all’età di 20 anni, nonna di Antonello, incaricato alla Tutela degli Animali dal sindaco Marco Innocenzi, e Lorena, Maria Virdis abita col figlio maggiore al Bivio di San Polo, trascorrendo le giornate pregando, recitando il Rosario, ammirando la Natura circostante e ogni domenica seguendo la messa in tv.
Lucida e autosufficiente, nonna Maria fa colazione col latte e biscotti, non salta un pranzo e una cena, e tiene la mente impegnata nella lettura e nei programmi tv di informazione.
Una donna dinamica, Maria: basti pensare che all’età di 97 anni si è imbarcata su un aereo diretto a Madrid per andare a far visita alla nipote Lorena che vive e lavora in Spagna.
Un viaggio che intende ripetere prossimamente, proprio ora che è tornata a deambulare senza bastone dopo essersi fratturata il femore a luglio 2023 a seguito di una caduta in casa.
Quale è il segreto della longevità?
“Vivere una vita semplice e tranquilla – rivela nonna Maria – col minimo necessario.
Sogni? Non ne ho più: ho fatto una strada troppo lunga, per questo già mi sento una miracolata”.
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