GUIDONIA – “Stipendi pagati in ritardo”, assistenti ai disabili pronti allo sciopero

Fp CGIL, CISL FP e UIL FPL al fianco di lavoratrici e i lavoratori del Consorzio Valcomino

In riferimento all’articolo GUIDONIA – “Stipendi pagati in ritardo”, gli assistenti ai disabili in stato di agitazione, da Fp CGIL, CISL FP e UIL FPL riceviamo un comunicato a difesa di lavoratrici e i lavoratori del Consorzio Valcomino impiegati nel servizio ADH del Distretto RM 5.2:

“La controversia con il Consorzio Valcomino, originata dal mancato RISPETTO DEL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE SUL TEMPO DI PAGAMENTO DEGLI STIPENDI, IN SEGUITO AL QUALE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI SI ERANO MOSSE CON UNA PRIMA Diffida ad Agosto, poi UNA SECONDA DIFFIDA nel mese di settembre e contestuale richiesta di intervento del Comune di Guidonia, ha costretto le stesse, dato il mancato positivo riscontro, a dare seguito all’avvio delle procedure di raffreddamento e alla consueta proclamazione dello stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del servizio ADH.

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L’incontro tenutosi nella giornata di ieri presso la Prefettura di Roma Capitale, non ha prodotto, purtroppo gli esiti sperati, sufficienti a revocare lo stato di agitazione, con la conseguenza di un mancato accordo.

Nell’incontro in prefettura Il Consorzio Valcomino ha dichiarato “non cogente” il Contratto Collettivo Nazionale e non rassicura le organizzazioni Sindacali sul rispetto dello stesso.

Per di più secondo la loro narrazione, le Organizzazioni Sindacali dovrebbero adeguarsi ai tempi ed avere più flessibilità nell’applicazione delle norme contrattuali anche in pejus.

Le Organizzazioni Sindacali rimandano al mittente la lezione sul come fare Sindacato, ricordando al lor signori che la flessibilità non debbono pagarla lavoratrici e lavoratori.

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Lavoratrici e lavoratori hanno diritto ad essere retribuiti entro una data certa, che è quella stabilita dal CCNL.

Riteniamo inopportuna e grave l’affermazione del consorzio oltretutto rispetto al CCNL del quale ne ribadiamo, rivendichiamo e difendiamo la centralità.

Per queste ragioni, abbiamo ritenuto chiusa negativamente la procedura, per cui, nei prossimi giorni, annunceremo la prima astensione dal lavoro.

Il Comune non continui a restare spettatore passivo e intervenga, altrimenti saremo pronti a scendere in piazza”.

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