PALOMBARA SABINA – A caccia di tordi col “richiamo”, pensionato italiano denunciato

Il 70enne palombarese si facilitava il gioco impallinando i volatili

La legge li vieta, ma per facilitarsi il gioco utilizzano i richiami per gli uccelli da impallinare ad una distanza ravvicinata.

Per questo domenica 13 ottobre a Palombara Sabina i Carabinieri Forestali di Guidonia hanno denunciato un cacciatore italiano per la violazione della legge 157/92 sulla protezione della fauna, sequestrando un fucile e un richiamo acustico, un apparecchio elettromagnetico che emette un suono attrattivo per i volatili, oltre a varie cartucce.

L’intervento è stato effettuato dai Forestali in due distinte località di campagna insieme alle Guardie Volontarie Venatorie della Lipu nell’ambito dell’operazione “Re-Call 9”, un’attività di controllo e contrasto dei furbi che violano la normativa sulla caccia.

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Il primo a finire nella rete dei militari è stato un 70enne pensionato italiano di Palombara denunciato alla Procura di Tivoli per l’utilizzo di mezzi di caccia vietati nell’ambito dell’esercizio dell’attività venatoria.

In località “Colle Fagiano”, nelle campagne di Palombara Sabina, il cacciatore aveva mimetizzato tra i rami degli alberi un richiamo acustico in attesa che i tordi si avvicinassero per essere facile bersaglio da colpire a una distanza molto ravvicinata.

Nella seconda operazione “Re-Call 9” in località “Colle Mitriano” nelle campagne di Tivoli i Forestali e le Guardie Venatorie Lipu hanno “beccato” un 65enne residente a Castel Madama che aveva appena cacciato due tordi bottacci, senza la prevista annotazione sul tesserino regionale del numero di  uccelli selvatici abbattuti: la violazione è costata all’uomo una sanzione amministrativa di 154 euro.

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