Da “Nuove Identità di Lavoro Cgil”, “UILTemp Lazio” e “FeLSA CISL – Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi Atipici” riceviamo e pubblichiamo:
“Le OO.SS. NidiL CGIL Roma SPoC, FELSA CISL LAZIO, UILTEMP LAZIO in rappresentanza dei lavoratori in somministrazione impegnati in missione da circa tre anni presso la ASL RM 5 confermano le ragioni che hanno portato allo sciopero nella giornata del 31 ottobre, con presidio autorizzato in via Acquaregna 1 a Tivoli sotto la Direzione Generale della ASL RM 5.
Si tratta di circa 50 lavoratori che verranno “mandati a casa” tra ottobre e novembre!
Le OO.SS. hanno tentato in questi mesi di instaurare un dialogo sia con Randstad che con la ASL RM 5.
La risposta è stata largamente insufficiente e tardiva!
Si prende atto della impossibilità di trovare una soluzione alla grave situazione inerente in primis il mantenimento dei livelli occupazionali.
È inaccettabile che l’utilizzo reiterato nella ASL RM5 dei lavoratori somministrati alla fine diventi precariato e che questa situazione alla fine la paghino i lavoratori in somministrazione. Sono persone che da anni hanno lavorato con profondo senso del dovere e delle Istituzioni sostenendo e garantendo la funzionalità di interi Uffici della Azienda Sanitaria Locale. Professionalità di cui c’è assoluto bisogno nella Pubblica Amministrazione e che dopo tanto lavoro e tanto impegno si sono ritrovate a casa.
Vogliamo che le Agenzie per il Lavoro e le Aziende si assumano le loro responsabilità !!!!!!!
Non vogliamo che i lavoratori somministrati vengano trattati come numeri e come lavoratori usa e getta!!!!!
Si apra una trattativa rivolta a tutte le lavoratrici e lavoratori che operano nell’ASL RM 5 per tutelare in qualsiasi modo i livelli occupazionali; in caso contrario le OO.SS. continueranno con la mobilitazione”.