L’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli ha un nuovo cappellano.
Dal primo dicembre entra ufficialmente in servizio don Jean Junior Arséne Lette, 48 anni, ex vicario parrocchiale della chiesa di Santa Maria agli Arci e della Cattedrale di San Lorenzo.
Il Vescovo di Tivoli Mauro Parmegiani
Don Lawrence Ejimofor, cappellano dell’ospedale di Tivoli dal 2003
La nomina del sacerdote è arrivata giovedì 14 novembre col decreto del Vescovo della Diocesi di Tivoli e Palestrina Monsignor Mauro Parmegiani in sostituzione dello storico cappellano, il 63enne di origini nigeriane Don Lawrence Ejimofor, dal 2003 al “San Giovanni Evangelista”, attualmente ricoverato in ospedale a Roma per gravi motivi di salute.
Originario della Repubblica Centrafricana con cittadinanza italiana, don Jean Junior Arséne Lette è il secondo e unico maschio di sette figli di una coppia di catechisti. Ordinato sacerdote il 22 agosto 2008 a San Giovanni Rotondo, don Jean ha una luna esperienza da missionario.
Prima nelle Filippine, poi in Israele. Una parentesi da vice parroco nella chiesa di Giuseppe a San Cesareo, ex Diocesi di Palestrina, la nomina a parroco a Parigi in Francia, quindi una nuova missione nella Repubblica Centrafricana, la sua terra d’origine dove ha ricoperto anche il ruolo di vicario del Vescovo.
Nel 2022 il ritorno in Italia: prima vice parroco nella Cattedrale Duomo di San Lorenzo, poi vicario parrocchiale della chiesa di Santa Maria agli Arci.
Don Jean, come è nata la vocazione?
“Fin da bambino sentivo la vicinanza alla Chiesa, i miei genitori erano catechisti e mi portavano sempre con loro.
Dopo la Maturità all’età di 18 anni ho sentito la chiamata di servire il Signore e sono entrato nell’Istituto religioso degli Apostoli di Gesù Crocifisso da dove successivamente sono stato inviato in Italia a fare il noviziato a San giovanni Rotondo.
Dopodiché ho studiato Filosofia e Teologia presso l’Opus Dei”.
Una vita da missionario: perché questa scelta?
“Sono sempre stato animato dal desiderio di andare oltre, di scoprire un mondo nuovo, di capire come le varie culture vivono la Fede in Dio.
E di portare ovunque la parola del Signore”.
Ora è chiamato a svolgere il servizio di assistenza religiosa agli infermi e al personale dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli.
“Ho già preso servizio, mi trovo bene.
Questo è un luogo di sofferenza, dove c’è tanto dolore e qualcuno perde la vita.
Il mio compito è stare vicino ai pazienti in questi momenti e di dare conforto alle famiglie.
Ma l’ospedale è anche un luogo di nascita, sono qui anche per accogliere la vita con la benedizione”.