E’ Luciano Censi il vincitore della terza edizione del Premio Letterario Nazionale “Moby Dick”, promosso da “ACAB/Bibliopop Aps” e sponsorizzato dal “Gruppo H24” con il contributo del Comune di Marino.
Luciano Censi legge “Faro a Ponente, la poesia vincitrice del Premio Nazionale “Moby Dick”
Sabato 18 gennaio il 47enne poeta, originario di Tivoli e residente a Guidonia, ha ricevuto il premio nell’ambito della Cerimonia di Premiazione coordinata dal giornalista Maurizio Aversa tenutasi presso la Sala Consiliare di Palazzo Colonna a Marino.
Luciano Censi tra Roberta Carnevali e Giulia Sartori, vincitrici delle Sezioni Disegno e Narrativa
Luciano Censi è risultato primo classificato e vincitore assoluto nella Sezione Poesia con “Faro a Ponente”, opera introspettiva sul rapporto tra padre e figli.
Luciano Censi con le altre due vincitrici e gli organizzatori del Concorso Letterario Nazionale
Il Presidente della Giuria per la Sezione Poesia e ideatore del Premio, Marco Onofrio ha consegnato al poeta tiburtino la targa di primo classificato, il premio in denaro di 500 euro e una cena in un locale di Marino.
Per Luciano Censi, da oltre 22 anni tecnico presso la “Elt Elettronica Group” di Settecamini, si tratta del primo concorso vinto. Appassionato di poesia da circa 30 anni, Censi è autore di numerosi brani, ha partecipato a molti concorsi ed è membro della Nazionale Italiana Poeti (NIP), associazione promotrice di manifestazioni calcistiche a scopo benefico come quelle nelle carceri di Velletri e Bollate.
Al Premio Letterario Nazionale “Moby Dick” di Marino Luciano Censi non è stato l’unico poeta di Tivoli protagonista.
Nella Sezione Narrativa si è classificato quarto Luigi Brasili col brano “Un altro mare” che gli è valso anche la Menzione “Mario Di Falco” per il portato emozionale del testo.
Nella Giuria del concorso promosso da “ACAB/Bibliopop Aps”, un’altra artista tiburtina: Chiara Mutti, nel 2023 vincitrice della prima edizione del Concorso Chiara Mutti con “Io vivo. Ma se fossi sogno?”.
FARO A PONENTE
(di Luciano Censi)
“Non c’è niente di misterioso
per un marinaio se non il mare stesso, che
è padrone della sua esistenza e
imperscrutabile come il destino”.
Joseph Conrad
“Barche gettate nel mare
furioso della vita,
private del loro emotivo
fluire verso un approdo
sicuro, che dà dimensione,
ne fa nave, non desolato
battello.
Tracciamo dallo stesso sangue,
rotte iperboliche verso
quel faro a ponente.
Smarrirsi dentro le proprie ombre
con cuore di tenebra
o splendere immobili
al chiarore delle stelle?
Nulla è risposta,
che sia allora bussola
ogni nostra imbarcazione
che diriga la prua
dentro ogni tempesta,
per fondere il suo
timoniere alla luce
del faro, del proprio
guardiano”.