VICOVARO - Scontro in moto sulla Tiburtina, muore Silvio Alari

Il 46enne gestiva un bar a Villa Adriana. Nel 2011 la stessa tragedia per il fratello

Era uscito per un’escursione in moto, la sua grande passione. Ma ha perso la vita in un tragico incidente stradale sulla via Tiburtina.

Silvio Alari aveva 46 anni e gestiva un bar a Villa Adriana. L’uomo è deceduto nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12 febbraio al policlinico “Agostino Gemelli” di Roma a causa delle gravi ferite riportate in uno scontro frontale con un’autovettura.

LA TRAGEDIA SULLA TIBURTINA TRA VICOVARO E MANDELA

 
 

Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, la tragedia si è consumata al chilometro 48,300 della via Tiburtina Valeria, nei pressi dell’uscita autostradale Vicovaro Mandela.

Stando ad una prima ricostruzione dei carabinieri della Compagnia di Tivoli, Silvio Alari viaggiava in sella ad una Yamaha R1 1000, quando per cause in corso di accertamento si è scontrato fronte-lateralmente con una Citroen C2 condotta da un 20enne di Vicovaro.

L’impatto è stato violentissimo.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 che hanno constatato le condizioni gravissime in cui versava Silvio Alari. Per questo l’uomo è stato trasferito a bordo dell’eliambulanza al policlinico “Gemelli” di Roma, dove il suo cuore ha cessato di battere.

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Il 20enne di Vicovaro è stato trasportato su un’ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni Evangelista” di Tivoli, dove è stato trattenuto in osservazione per le contusioni riportate e sottoposto ai test tossicologici per verificare l’eventuale assunzione di alcol o sostanze stupefacenti.

La Yamaha R1 1000 e la Citroen C2 sono state sequestrate.

La ricostruzione della dinamica è al vaglio dei militari dell’Arma.

Silvio Alari lascia tre figli.

IL BAR GESTITO INSIEME ALLA MAMMA, LA PASSIONE PER LE MOTO

Classe 1978, tiburtino doc, il 46enne gestiva il bar “Pit Stop” in via Maremmana Inferiore, a Ponte Lucano, insieme alla mamma Carmela Cerini.

Da sempre Silvio Alari era un appassionato delle due ruote e a volte girava in pista al cartodromo di Artena con la “Levantini Academy ASD” di Lariano, una scuola frequentata da tre anni dal figlio maggiore, promessa del motociclismo.

“Silvio era un ragazzo speciale, sempre allegro e sorridente – lo ricorda Max Levantini, titolare della “Levantini Academy” – Oltre ad essere diventato un grande amico era diventato un fratello anche per mio figlio Davide e per tutta la nostra Famiglia.

Le più sentite Condoglianze alla famiglia Alari, Silvio resterà sempre nei nostri cuori”.

NEL 2011 IL FRATELLO PERSE LA VITA IN MOTO SULLA TIBURTINA

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L’incidente che ha spezzato la vita di Silvio Alari riapre una ferita di 13 anni fa e riporta alla memoria il tragico scontro in moto in cui perse la vita il fratello minore Andrea a soli 31 anni.

Erano le 12,30 di lunedì 26 dicembre 2011 e Andrea Alari, titolare di una officina meccanica al quartiere Arci, era di ritorno da un’escursione in moto ad Arsoli in compagnia del fratello maggiore Silvio e di altri sei amici appassionati delle due ruote.

Andrea era in testa al gruppo in sella alla sua Honda Cbr 1.000 quando al chilometro 40,700 della Tiburtina trovò la morte.

Da una strada privata laterale che conduce alla stazione ferroviaria di Castel Madama, una Fiat Panda condotta da un 59enne di Bracciano, si era immessa sull’ex statale svoltando a sinistra. Una manovra possibile, ma risultata fatale per il 31enne.

L’Honda si schiantò contro la parte laterale sinistra dell’utilitaria.

Trasportato in ambulanza all’ospedale di Tivoli in condizioni disperate, Andrea fu trasferito al policlinico “Umberto I” di Roma, dove si spense dopo una settimana in coma domenica primo gennaio 2012.

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