Si terranno domani, giovedì 27 febbraio, alle ore 15 nella chiesa di Santa Maria dell’Orazione di via Anticoli Corrado a Setteville Nord di Guidonia i funerali di Aldo Pavoni, l’anziano di 83 anni deceduto nella serata di lunedì 17 febbraio al policlinico “Umberto I” di Roma a causa di una polmonite al termine di un calvario durato 26 giorni (CLICCA E LEGGI L’ARTICOLO DI TIBURNO).
Aldo Pavoni è deceduto al policlinico Umberto I per una polmonite dopo un calvario di 26 giorni
Una polmonite curata male dai medici dell’Umberto I, secondo le figlie Sonia e Simona Pavoni che hanno denunciato il caso ai carabinieri della stazione Macao di Roma che dirigono le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di piazzale Clodio.
Per fare luce sulla vicenda è stato disposto il sequestro delle cartelle cliniche e venerdì 21 febbraio la salma di Aldo Pavoni è stata sottoposta ad autopsia presso l’Istituto di Medicina Legale del policlinico “Agostino Gemelli”.
Tutto ha inizio l’8 gennaio scorso.
Aldo Pavoni, classe 1941, muratore in pensione con disabilità, da giorni è nella sua abitazione di Casal de’ Pazzi, periferia Est di Roma, con la febbre alta nonostante la terapia prescritta dal medico di base.
Trasportato in ambulanza al policlinico, l’anziano viene ricoverato nel reparto di Pneumologia della I Clinica Chirurgica e martedì 21 gennaio Aldo viene dimesso dall’Umberto I, nonostante Sonia e Simona suggeriscano al personale di tenere il genitore ancora ricoverato.
Fatto sta che l’anziano torna nella sua abitazione di Casal de’ Pazzi, ma l’indomani, mercoledì 22 gennaio, le condizioni peggiorano di nuovo e viene trasportato ancora in ambulanza al pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma.
Al pronto soccorso Aldo rimane da mercoledì 22 gennaio a lunedì 27 gennaio, giorno in cui viene trasferito presso il Reparto Holding Area, un reparto di transito per l’attesa di posti letto.
Soltanto il 29 gennaio, Aldo Pavoni viene trasferito in Terapia Intensiva della quarta Clinica Chirurgica del Policlinico “Umberto I”, monitorato e con le cure necessarie e la giusta attenzione, in condizioni critiche a causa della pregressa situazione clinica.
Un’agonia durata 20 giorni fino alla serata di lunedì 17 febbraio.