Nel frattempo dall’elisoccorso i medici rassicuravano i genitori di Marco che stava lottando tra la vita e la morte. Sembrava farcela. Dopo l’intervento chirurgico la mamma ha abbracciato i medici tra le lacrime, insieme agli altri familiari nel reparto di terapia intensiva Pediatrica del Gemelli. Erano tutti lì, fuori dalla sala operatoria, ad aspettare l’unica notizia che volevano sentirsi dare. E che è arrivata intorno alle 20, al termine di una complicatissima operazione alla testa.
“L’intervento è riuscito – hanno rassicurato subito i medici di Roma – Servirà qualche tempo per la riabilitazione”. Il peggio sembrava essere passato, quindi il pianto liberatorio della mamma di Marco. Poi il dramma con la situazione degenerata. I pensieri sono tutti per Marco, scorrono prepotenti i ricordi: “Giocava sempre tranquillo, la mia unica preoccupazione era che non litigasse per i giochi con la sorellina Asia, che stupida”, parla a voce alta mamma Giorgia. “Marco, un angelo volato in cielo”, la scritta su una letterina accanto ai fiori.
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