Marilena, “Con i miei adorati trovatelli è sempre festa”

marilena1Dall’età di dodici anni fino ad oggi  Marilena ha accudito la bellezza di  13 cani. Oggi, nella sua casa di campagna alle porte di Castel Madama insieme a lei e suo marito Francesco vivono: Zanna Bianca , un pitbull salvato dalla strada,  Willy e Valentina, due  meticci volpini della stessa cucciolata anche loro trovatelli ,  Igor,  un America Staff Pitbull e infine Micky, una dolce gattina bianca randagia. Sensibile e passionale, Marilena descrive  il suo amore per gli animali con estrema naturalezza, come in genere si parla di una famiglia allargata, con i suoi equilibri, abitudini condivise  e tante emozioni che riempiono la giornata di tutti.
Dalla sveglia alle 8 fino a sera la sua vita è scandita dagli impegni di lavoro in palestra e le pause dedicate al mangiare e  alle cure dei suoi inseparabili amici pelosi. Come se non bastasse, una simpatica  comitiva di 13 gattini randagi l’aspetta puntualmente nelle vicinanze di casa per il pranzo che Marilena non gli fa mai mancare anche sotto gli acquazzoni di questi giorni.   

    
Marilena, al mattino tutti insieme per la colazione?
Esatto! Si mettono in fila ed aspettano  la porzione dei miei biscotti di pasta frolla fatti in casa per i quali vanno pazzi.  Poi inizia la nostra giornata e la sera  la famiglia è al completo anche per la cena. Si può dire che mio marito ed io compriamo la carne da cucinare al barbecue più per loro che per noi!

Una gatta e quattro cani,  non litigano mai?
Scherzi! Vanno d’amore e d’accordo. Micky  è coccolata da tutti e quattro e lei, a parte la diffidenza iniziale, adesso ricambia con momenti di affetto che fanno incantare come le scene di un documentario. In particolare con Willy ha un rapporto morboso e quando lo vuole coinvolgere nel gioco gli monta in groppa mordendogli le orecchie e lui si fa strapazzare..

 
Il più anziano e anche il più saggio della “compagnia” è Zanna Bianca . La sua è una storia sofferta, ce la vuoi raccontare?
Otto anni fa, mentre mio marito rientrava a casa con Danko, il nostro amato Rottweiler vissuto con noi fino al 2009, sentii le sue urla rivolte a questo pitbull  spaventato per incitarlo ad allontanarsi dalla via Tiburtina dove le auto sfrecciavano ad alta velocità. Uscii subito di casa lanciandomi d’istinto  in mezzo alla strada, bloccai il traffico e stringendolo a me  gli sussurrai di stare tranquillo che a lui ci avrei pensato io. Aveva il microcip perciò mi rivolsi alla Asl per risalire al padrone, ma siccome dalle ricerche risultò che proveniva da un canile che era stato chiuso mi fu tolto e affidato ad un altro canile di Tivoli.

Quindi per lui è stata una doppia sofferenza?
E già, ed è per questo che mi sentivo in colpa per non averlo subito tenuto con me. Lo salutai dicendogli che  prima o poi lo avrei comunque portato via. Così tutti i giorni ,alla stessa ora, andavo al canile per portargli da mangiare e fargli fare la passeggiata fino a che riuscii ad avere l’autorizzazione per l’affido.

 Per tre anni quindi ha vissuto con Danko,   poi sono arrivati gli altri…
Si, e c’è da dire che inizialmente vivevamo tutti e quattro in una casa di 40 mq. Poi ci siamo trasferiti in campagna e dopo la morte di Danko non feci a tempo a ripromettermi di non prendere altri cani che se ne sono aggiunti altri due e… una gatta!

Anche loro trovatelli?
Proprio così. Willy e Valentina sono due volpini di una stessa cucciolata abbandonata nei pressi di casa mia. Fu mia sorella a trovare il maschio e la prima persona a cui ha pensato indovinate chi era? La piccolina veniva ogni tanto a mangiare da noi e poi fu naturale adottare anche lei..    Micky invece faceva parte di una bel gruppo di micetti randagi     che incontravo andando a lavoro e che ancora oggi accudisco portandogli ogni giorno da mangiare.  Poi c’è Igor,  che mio marito ha voluto come cane da guardia,  è un America Staff Pitbull di razza pura e ha il carattere più testardo di tutti!

Quindi è vero che i cani che vengono da storie di abbandono sono più ubbidienti?
Sono esseri speciali, eternamente riconoscenti e molto più disponibili ad apprendere le abitudini della casa che li accoglie.

A proposito, non dirmi che vivono proprio tutti dentro casa!
Ebbene sì.  E la sera quando mi sentono tornare è sempre una grande festa…

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