Libri che passione. Monica Zarelli, voce dei “Lettori Virali”

 

Come nasce il progetto Lettori Virali?
zarelli monica 4“Me lo ricordo molto bene quel luglio del 2012. Ero rilassata in piscina in compagnia di un buon libro quando mi arriva un messaggio. Era Gianluca Giura. “Perché non lo organizziamo a Guidonia?”. Era la notizia della manifestazione “Leggevamo 4 libri al bar – lettori cercasi”, promossa dall’Onlus Vivere con Lentezza, che da anni organizzata un festival dedicato alla lettura a voce alta finalizzata a riscoprire la voglia di stare insieme nei bar, nei ristoranti e nelle piazze. Credendo anch’io che sono le piccole azioni di aggregazione sociale che conducono a grandi cambiamenti, e colpita dalla paradossale combinazione lentezza/lettura in un mondo in cui non si ha più tempo per se stessi ho pensato: “Perché no?”. Lettori Virali nasce così, nella calura estiva, dall’idea folle di riunire le persone a Guidonia per leggere a voce alta nei luoghi non strettamente deputati alla lettura ma da sempre luoghi di incontro di uomini e culture diverse. Per incontrarsi, per riscoprire la gioia di condividere i propri pensieri con gli altri. Per raccontare e per raccontarsi. Si è aggregata quindi nel tempo una comunità di lettori di sesso ed età molto eterogenea che conta anche molti giovanissimi ai quali abbiamo chiesto a loro volta di farsi carico di un semplice messaggio. Contagia un amico. Da lettori virali non si guarisce, si cresce. Producendo così una reazione a catena di contagi culturali. Crescevamo in fretta grazie al virus iniettato. Stavamo diventando sempre di più “Lettori Virali”. Una crescita costante che nell’arco di poco tempo, a gennaio 2014, ci ha permesso anche il raggiungimento di una meta importante: ci siamo costituiti in associazione culturale. Sentivamo ormai la necessità di doverci dare una vera e propria struttura organizzativa che potesse dedicarsi alla progettazione, programmazione ed esecuzione degli eventi per poter affrontare al meglio nuove e più grandi sfide future”.

 

Quale scopo si prefigge?
“Lo scopo è nell’enunciato stesso. Contagiare il più possibile con questo virus culturale. Infatti nel tempo abbiamo esteso la nostra attività non solo ad incontri di lettura, ma anche a nuove situazioni in cui ci contaminiamo con altri generi ed espressioni. Per fare un esempio recente, lo scorso 28 giugno ci siamo alternati alle esecuzioni canore del coro di Roviano, in un mix emozionale di canto, suono e lettura ad alta voce in piazza. Vogliamo sporcarci le mani con qualsiasi tipo di espressione umana che porti con sé il germe culturale. Crediamo che queste piccole forme di aggregazione nel tempo possano produrre grandi cambiamenti. Disse Dostoevsky: “la bellezza salverà il mondo”. E noi cerchiamo di portare questa bellezza in ogni angolo”.

 

Potresti raccontare un episodio che ti ha particolarmente colpito, dalla nascita di Lettori Virali?
“Lo scorso ottobre, al termine della prima edizione del concorso di scrittura “Parole in viaggio”, abbiamo organizzato un evento a Calcata durante il quale, oltre ad annunciare e premiare il vincitore Paolo Cordaro, abbiamo letto i racconti passeggiando nel suggestivo borgo arroccato su una rupe, accompagnati da una guida turistica. La partecipazione è stata enorme ed entusiasta. Quest’anno abbiamo appena lanciato la seconda edizione del concorso e abbiamo ripetuto la gita, questa volta a Casperia”.

 

L’associazione ha un riscontro positivo nelle sue riunioni?
zarelli monica 1“Il riscontro è molto positivo. Abbiamo potuto osservare che nei nostri AperiLibro – incontri di lettura ad alta voce svolti mentre sorseggiamo un aperitivo – abbiamo una media costante che oscilla intorno ai venti partecipanti. Poi, in occasioni di manifestazioni più corpose che richiedono uno sforzo organizzativo maggiore, come ad esempio la scorsa edizione di “Parole e Musica”, abbiamo superato le cento presenze. Ma i riscontri sono positivi anche giornalmente: la nostra pagina Facebook ed il nostro sito web, grazie ad un costante aggiornamento, sono visitati e partecipati quotidianamente. Il contagio deve essere veicolato necessariamente anche per gli strumenti social che la rete oggi ci offre”.

 

Quali libri sceglieresti se dovessi fare un elenco dei dieci libri che hanno influenzato maggiormente la tua vita?
“Anche se non mi piace fare elenchi, provo: “La fattoria degli animali” e “1984” di George Orwell, tutti i libri di William Shakespeare, in particolare “Romeo e Giulietta”, anche di Isabel Allende li sceglierei tutti, in particolare, “La casa degli spiriti” e “Paula”, “Fai bei sogni” di Massimo Gramellini, “Uno, Nessuno e Centomila” di Pirandello, “Io non ho paura” di Nicolò Ammaniti, “Momenti di trascurabile felicità” di Francesco Piccolo, “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde”.

 

E se dovessi invece scegliere il tuo scrittore preferito?
“Difficile sceglierne uno soltanto. Forse Isabelle Allende per l’originalità delle storie e William Shakespeare per l’immortalità dei sentimenti”.

 

Ultima domanda. Quali progetti hai in mente per il futuro dell’associazione?
“I progetti nascono dentro l’associazione, dal confronto tra i soci fondatori (Gianluca Giura, Massimo Rosa e Valeria Cappelluti) e i soci ordinari affinché siano raccolte e condivise le idee di tutti. Oltre a portare avanti le iniziative già consolidate (AperiLibro, Parole e Musica, Incontri con l’autore), abbiamo messo in cantiere per il prossimo anno due progetti abbastanza importanti, uno riguarda il bookcrossing, l’altro é ancora in embrione e per scaramanzia e riservatezza preferisco non parlarne. Gli aggiornamenti sulle iniziative in programma sono sempre on line sula nostro sito internet www.lettorivirali.org e sulla nostra pagina Facebook”.

Guglielmo Cassiani Ingoni

Condividi l'articolo:
LEGGI ANCHE  TIVOLI - Ma quale Ferragni! E’ Leila la Top Influencer di Instagram

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.