Il viaggio
H. T. era partito. Aveva “percepito” qualcosa, o semplicemente perché è stato fortunato. Sta di fatto che quando i militari hanno messo in essere l’operazione che ha messo fine alla banda lo scorso 20 febbraio, lui non c’era. Via qualche giorno prima. Va in Egitto e si rifugia da amici e parenti, rimanendo l’unico componete a non essere raggiunto dalla custodia cautelare, anche se sulla sua testa pendeva un “mandato di cattura”. Sicuro, fino a quando non decide di fare rientro nella Capitale giovedì, con l’intenzione di ripartire da li a pochi giorni per Strasburgo, dove T. studia. Ma quel volo non lo prenderà mai, perché atterrato a Fiumicino intorno alle 20:30 del 5 marzo, e superati inspiegabilmente i controlli della dogana, all’uscita del terminal viene avvicinato da due Carabinieri in borghese della stazione di Settecamini che lo portano subito a Regina Coeli. Ora dovrà rispondere di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio.
L’operazione “90° minuto”
Veronica Altimari
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