Arcinazzo Romano – Riduzione ufficio postale, la battaglia arriva in Consiglio

Il Consiglio comunale, riunito sotto la presidenza del sindaco, Giacomo Troja, ha infatti approvato un ordine del giorno di presa di posizione contro la riduzione del servizio postale che da quotidiano, come lo è sempre stato, verrà ora svolto solo nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8,20 alla ore 13,45, nell’ambito del processo di riordinamento a carattere nazionale delle strutture postali, attraverso la chiusura di 455 uffici e la riduzione degli orari di apertura in altri 608.
“Si tratta – ha rilevato il sindaco Troja – di una immotivata penalizzazione del nostro paese in quanto rischia di prodursi in gravi disservizi per la popolazione soprattutto per i residenti anziani che si trovano in questo modo a non poter usufruire di servizi essenziali come il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione”, aggiungendo che “la conseguenza sarà quella di essere costretti a lunghe file nei giorni di apertura dell’ufficio, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti su altri vicini Comuni ugualmente disagiati”.
Nel documento, copia del quale è stata già inviata alla Regione Lazio ed alla Direzione Generale Poste Italiane spa, è stato inoltre rilevato che nel territorio di Arcinazzo Romano persiste la località turistica degli Altipiani di Arcinazzo, dove nel periodo estivo la popolazione è di migliaia di persone “alle quali – è stato osservato – mancherebbe un servizio indispensabile per le operazioni proprie di un ufficio postale”.
E’ stato altresì chiarito nell’OdG che l’Ufficio Postale di Arcinazzo Romano è sempre stato di supporto alle locali attività produttive, culturali, turistiche e commerciali attraverso Banco Posta, consegna e invio della corrispondenza, pagamento pensioni e raccolta di risparmi, oltre per i normali tributi.
Il Consiglio comunale di Arcinazzo Romano ha, pertanto, chiesto agli Organi del Governo centrale di aprire un tavolo di concertazione, per avviare una discussione sull’argomento, al fine di evitare che “la parziale chiusura degli uffici postali nei Comuni più piccoli arrechi disagi ai cittadini e non vedano garantita l’effettiva erogazione di un servizio pubblico di qualità nel rispetto dell’accordo siglato tra Poste Italiane e lo Stato”.
Oltre ad Arcinazzo Romano, la disposizione di Poste Italiane spa riguarda altre 10 località della Valle dell’Aniene, cioè: Agosta, Cineto Romano, Jenne, Licenza, Madonna della Pace, Mandela, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano e Roiate, con le rispettive Amministrazioni comunali, decise ad intraprendere anche la strada del ricorso al Tar, perché vengano riconosciuti i diritti di coloro che vivono in territori montani.

Fabrizio Lollobrigida

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