Il Nomentana Hospital scrive alla Asl e alla Regione: “Situazione intollerabile, riprendetevi i pazienti Covid”

Non ci è arrivato nessun aiuto, riprendetevi i pazienti di Nerola. Dura presa di posizione del Nomentana Hospital che nella giornata di oggi ha scritto ai vertici della Regine Lazio e della Asl Roma 5. In una lunga lettera sottoscritta dal presidente della struttura, l’avvocato Desiderata Berloco, e dai rappresentanti sindacali, vengono investiti dei numerosi problemi che si sono venuti a creare, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato e il direttore generale della Asl Giorgio Giulio Santonocito.

“Ci vediamo costretti a rammentarvi – si legge nella lettera spedita oggi a mezzo posta certificata – che il supporto promesso in termini di personale specializzato e materiali, si è, per un reparto di 50 pazienti, concretizzato a oggi in due infermiere che tra l’altro in data odierna sono state richiamate al vostro servizio e poche centinaia di mascherine. Tutto ciò, ahimè è paradossale e sfiora il limite del disastro che sicuramente si genererà se nel gestire questa emergenza non saranno assunte da parte vostra precisi impegni sia verso i 350 pazienti da noi attualmente ricoverati, sia nel riguardi del nostro personale che si sta comportando, ci consenta l’espressione, in maniera veramente eroica. Anche la promessa di effettuare la verifica della situazione dei contagi, eseguendo i relativi esami a tappeto, al fine di comprendere quale sia il relativo stato non ha avuto effettivo seguito, essendone stati eseguiti appena 40. Alla luce di ciò, ci vediamo quindi costretti a reiterare con forza e pressione, attesa l’emergenza nella quale ci troviamo, la richiesta di eseguire oggi stesso i tamponi a tutta la popolazione del Nomentana Hospital (personale e pazienti)”.

“Purtroppo per le ragioni che vi abbiamo esposto – prosegue la lettera – non siamo più in grado di gestire la situazione che è diventata intollerabile. Ci vediamo dunque costretti a chiedervi di voler provvedere con la massima urgenza alla ricollocazione immediata di tutti i pazienti positivi da noi al momento ricoverati, così da poter ripristinare la nostra normale attività lavorativa ed evadere la lista di attesa che si è venuta a creare e che rende estremamente gravosa l’attività delle strutture per acuti, che si trovano con i posti letto inutilmente occupati. Oltre a ciò, abbiamo sempre l’indifferibile necessità che provvediate all’immediata e urgentissima fornitura di personale e materiali (dpi – dispositivi di protezione individuale) che ci era stata formalmente promessa al momento dell’imposizione del ricovero dei pazienti di Nerola. Ci corre altresì l’obbligo di rappresentarvi che la stessa lettera è stata sottoscritta anche dalle rappresentanti sindacali aziendali che, oltre a chiedere notizie sullo sviluppo della situazione aziendale, stanno manifestando forti preoccupazioni per il loro stato di salute e per la conservazione dei livelli di occupazione”.

 

L’ELOGIO AL PERSONALE

Il presidente del Nomentana Hospital Desiderata Berloco, nella lettera sottoscritta, loda apertamente lo sforzo del personale definito “eroico”.

“Siamo molto orgogliosi di aver potuto aiutare il nostro sistema sanitario, offrendo competenza e professionalità – esordiva nella lettera – in un momento di assoluta criticità e di aver attivato, su vostra richiesta, un immediato pronto intervento per quelle decine di anziani del nostro territorio colpiti dalla pandemia Covid-19. Possiamo anche dire di essere stati parte di un’operazione quasi miracolosa, che ci ha visto capaci di organizzare, in poche ore, un reparto di isolamento nel quale vi è stata la possibilità di prestare assistenza sanitaria a quegli anziani, condotti presso la nostra struttura da decine di ambulanze, che si sono avvicendate incessantemente nella notte del 25 marzo. Da subito ci siamo rapportati e continuiamo a rapportarci senza sosta con tutti i responsabili della nostra Asl di riferimento che, tra l’altro, ha svolto e sta svolgendo con i suoi incaricati diverse ispezioni e incontri sul posto, supervisionando di fatto tutte le molteplici problematiche esistenti, impartendoci disposizioni e regole da seguire, incluso l’isolamento del reparto. Prescrizioni tutte, che intanto sono state realizzate, in quanto si è potuto fare affidamento sullo spirito di collaborazione di tutti i componenti della nostra struttura, che hanno agito senza alcuna sorta di cedimento. Tutto ciò, però, non ci sta consentendo di svolgere la normale attività di ricovero e dismissione, nonostante liste di attesa sempre più lunghe, che finiscono con l’intasare la situazione letti degli ospedali che solitamente si appoggiano a noi”.

 

IL COMUNICATO DEI SINDACATI UIL FPL ROMA E LAZIO

Sul Nomentana Hospital anche la direzione aziendale smentisce Regione e Asl Roma 5. Cgil Cisl Uil: “Lavoratori e management lasciati soli in una situazione esplosiva. Ricollocare immediatamente i pazienti positivi”

“Dopo le nostre denunce sulla condizione insostenibile per il personale e i pazienti al Nomentana Hospital, dove sono stati ricoverati in emergenza gli ospiti della casa di riposo di Nerola tutti Covid-positivi, Regione Lazio e Asl Roma 5 hanno tentato di smentire la notizia. Ora la lettera scritta dalla direzione del Nomentana Hospital insieme alle rappresentanze sindacali aziendali della struttura, conferma parola per parola quanto avevamo detto: management e personale sono stati abbandonati in una situazione esplosiva”.

“I lavoratori, insieme all’azienda, hanno offerto da subito prova di competenza e professionalità, ma soprattutto di senso del dovere e coraggio, in un momento assolutamente critico, rispondendo alla richiesta di attivare un immediato pronto intervento per gli anziani colpiti dalla pandemia. Hanno organizzato in poche ore un reparto di isolamento per dare assistenza alle persone. E hanno agito senza alcun cedimento, comportandosi, come ha riconosciuto lo stesso datore di lavoro, «in maniera veramente eroica».”

“A fronte di questo, da parte di Regione e Asl Roma 5, il supporto promesso in termini di materiale e personale specializzato, si è concretizzato in 2 infermiere, che tra l’altro oggi sono state richiamate indietro, e poche centinaia di mascherine per un reparto di 50 pazienti Covid-positivi, che si sono aggiunti ai 350 già ricoverati. Come abbiamo detto e ridetto, la situazione attuale è al limite del disastro, considerando che, per di più, anche la promessa di verificare lo stato del contagio con i test di laboratorio non ha avuto seguito, essendone stati eseguiti appena 40. Ora pretendiamo un intervento immediato da Regione ed Asl. Servono tamponi a tappeto su tutta la popolazione del Nomentana Hospital, personale e pazienti. Così come serve la ricollocazione, con la massima urgenza, di tutti i pazienti positivi in strutture adeguate. Questo sia per tutelare la sicurezza e salute delle persone, che per consentire l’attività ordinaria della casa di cura. E servono immediatamente i materiali, a partire dai dpi, e il personale promesso”.

 

IL GIORNO PRIMA IL COMUNICATO RASSICURANTE DELLA ASL ROMA 5

Sulla sicurezza del Nomentana Hospital, dove alcuni giorni fa sono stati ricoverati circa 50 anziani provenienti dalla casa di riposo di Nerola, al fine di sottrarli ad una situazione di pericolo ormai difficilmente gestibile, la Direzione Generale della Asl Roma 5, comunica che sin da subito ha inviato i propri tecnici per progettare – insieme con i tecnici della struttura – i corretti percorsi per la gestione in sicurezza dei pazienti e degli operatori.

La Direzione Sanitaria del Nomentana ha rassicurato, sin dalla mattina successiva al trasferimento dei pazienti, in ordine alla tempestiva adozione  di efficaci misure di contenimento e gestione del rischio infettivo, già da inizio emergenza.

Il personale del Dipartimento di Prevenzione della Asl, prontamente intervenuto,  ha impartito  importanti raccomandazioni  alla struttura.

Le attività di verifica sono proseguite, su disposizione della Direzione della Asl, con cadenza giornaliera.

In particolare nella giornata di sabato e di domenica, le visite dei tecnici e degli esperti  della Asl si sono succedute per affinare i percorsi già delineati nelle visite dei due giorni precedenti.

I progetti sono stati discussi nel pomeriggio di domenica dal Direttore Generale, Giorgio Santonocito accompagnato dai tecnici della Asl con gli esperti dello Spallanzani che l’Assessorato ha messo a disposizione per la verifica dei percorsi e delle tecniche di isolamento adottate dal Nomentana Hospital.

Dette verifiche proseguiranno, da parte degli esperti dello Spallanzani, sulla base della documentazione richiesta alla Struttura e che la Direzione del Nomentana Hospital sta fornendo.

Le raccomandazioni della Asl e le altre dello Spallanzani vengono implementate dal Nomentana Hospital sotto la supervisione della Asl in un continuo percorso di miglioramento iniziato già il giorno dopo l’emergenza.

Al fine di supportare la struttura la Asl ha anche messo a disposizione, sin da inizio emergenza, alcune unità di personale infermieristico formato ed equipaggiato, oltre che diversi DPI.

Nel pomeriggio di domenica é stata svolta una attività di formazione all’emergenza infettiva in favore del personale del Nomentana Hospital.

Parallelamente continua la somministrazione di tamponi agli ospiti ed al personale che si ritiene sia stato  più esposto, per verificare eventuali contaminazioni.

Una attività massiccia messa in campo dall’instancabile personale medico, infermieristico e tecnico della Asl che si sta prodigando oltre ogni immaginazione per arginare questa tremenda ondata, fuori e dentro i nostri ospedali: in particolare in questo caso stiamo facendo di tutto per assistere gli anziani di Nerola ricoverati presso il Nomentana Hospital che, se pur positivi ai test Covid, non sono, malati ricoverati, ma solo ospiti della nuova struttura. Quelli di loro che presentano sintomi, sono stati infatti tempestivamente trasferiti in altri Ospedali della Rete.” Ha aggiunto il Direttore Generale Santonocito.

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