Il comune di Mentana in questi giorni è risultato quello con il maggior numero di contagiati rispetto alla popolazione tra quelli del Nord Est. Ben 26 i casi, tant’è che l’amministrazione Benedetti ha intensificato i controlli con la polizia locale. Nella tarda serata di ieri, però, è arrivata la buona notizia che tutti aspettavano e il primo cittadino ha rassicurato la popolazione invitandola però a non abbassare la guardia.
“Dei 26 casi positivi che la Asl ci ha comunicato essere stati riscontrati a Mentana dall’inizio dall’emergenza, 14 sono in questi giorni risultati negativi al tampone di fine quarantena e altri 6, che hanno finito la quarantena, sono in attesa del risultato – ha spiegato il sindaco Benedetti – Questa, che è indubitabilmente una buona notizia, non deve però farci gioire, se non che unicamente per la salute di quelle stesse persone. Infatti la sfida è ancora lontano dall’essere vinta. Il virus non è sparito, né ci risparmierà dall’attentarci non appena ci distrarremo. Oggi ho avuto la sensazione che più di qualcuno cominci a pensare che possiamo rilassarci. Non è così, purtroppo. Tanto che l’ultimo decreto emesso ha allungato le misure restrittive ancora fino al 13 aprile, e probabilmente saranno allungate ancora, e comunque si riaprirà con lenta gradualità. Quindi, per migliorare il sistema di verifica degli spostamenti da casa, ho chiesto al comando dei vigili di presidiare maggiormente le strade principali per il controllo veicoli. Inoltre inizieremo nei prossimi giorni ispezioni a lungo raggio del territorio tramite droni, oltre ad allestire un software di analisi di dati della popolazione.
Intanto continuano le iniziative per supportare al massimo chi è in difficoltà”.
Il sindaco ha ricordato anche gli strumenti messi in campo dal comune di Mentana.
“Sono sempre attivi i servizi per farsi recapitare spesa e medicinali a casa: “Spesa Amica” e “Farmascooter”. Il progetto “Mentana Solidale”, azione che coinvolge tutti gli attori della comunità, dà aiuto immediato per generi alimentari e di prima necessità – ha spiegato – Il servizio “Buoni Spesa” è partito ormai da diversi giorni, ha ricevuto 339 domande, di queste 114 sono state lavorate e a ben 79 famiglie sono stati già conseganti a casa i buoni. Tutti stiamo dando il massimo per resistere ad una situazione che diventa sempre più difficile, ma sulla quale non possiamo mollare. Non proprio ora. Non dopo aver fatto uno sforzo così grande. Uno sforzo che oggi può essere vanificato dalla sbagliata considerazione che ormai siamo salvi e che tutto va verso la fine. Alcuni nostri concittadini stanno ancora lottando contro il virus in ospedale. Il coronavirus è un male subdolo e pericoloso. Non pensiamo che il caffè dal vicino, la visita dai nipotini o l’incontro fugace con gli amici, ormai possano essere non più pericolosi. Non giochiamo pensando di essere invulnerabili o peggio pensando che non possa toccare proprio a noi. Il percorso è ancora lungo. Chi sta lavorando per preservare la nostra salute e garantirci i servizi essenziali non merita da parte nostra un atteggiamento poco responsabile. Solo con la determinazione e il rispetto delle regole da parte di ognuno di noi ce la faremo”.