Noi italiani siamo sempre stati un popolo di viaggiatori, soprattutto negli ultimi anni. Ma non è più così, la nostra voglia di viaggiare, a causa del Covid-19, si è decisamente raffreddata. Lo dice un’indagine di Confturismo-Confcommercio in collaborazione con Swg: anche se il contagio sta scendendo e i numeri delle infezioni sono in calo, sembra che viaggiare non sia più nelle corde dei nostri connazionali.
Secondo la ricerca, oltre metà degli intervistati, il 57%, dichiara che, pure dopo la fine dell’emergenza, non si muoverà per fare una vacanza, mentre il 32% dichiara che farà vacanze, ma limitate a 2 o 3 giorni e senza allontanarsi troppo dalla propria residenza.
Appena il 20% dichiara di avere voglia di fare le valigie a fine emergenza sanitaria, mentre il 15% non sa se potrà permettersi una vacanza a causa delle diminuite disponibilità economiche.
Quindi numeri che non fanno ben sperate sulla ripresa del comparto turismo. Tanto più che il ministro per i Beni e attività culturali e il Turismo, Dario Franceschini, in una recente intervista ha spiegato che andare in spiaggia o in vacanza in senso lato dipenderà dalle indicazioni del comitato tecnico-scientifico. In ogni caso, saranno “vacanze oggettivamente diverse da quelle alle quali siamo normalmente abituati”.
Allo studio del Governo, un aiuto alle famiglie di reddito medio-basso, una somma da spendere in strutture ricettive e che dunque consentirà anche di dare liquidità alle imprese.