Anche per i venditori a domicilio con partita Iva è riconosciuta l’indennità di 600 euro (che dovrebbero diventare 800-1000 rispettivamente per il mese di aprile e maggio): lo ha comunicato l’Univendita. Il presidente dell’associazione di categoria che riunisce le imprese di vendita diretta a domicilio, Ciro Sinatra, commenta: “Un atto di giustizia ed una boccata di ossigeno per una tipologia di lavoratori esclusa in un primo momento dalle misure del ‘Cura Italia’. Subito dopo l’emanazione del decreto la nostra associazione aveva denunciato la grave mancanza di attenzione nei confronti dei lavoratori del nostro settore, facendo al governo 6 richieste improcrastinabili: avevamo chiesto ascolto, chiarezza, uguaglianza fra i lavoratori autonomi, precedenza sui lavoratori in nero (per i quali si erano ipotizzate tutele), velocità e accoglimento delle domande presentate dagli incaricati alla vendita a domicilio all’Inps per l’indennità di marzo. Ora siamo soddisfatti che la nostra voce sia stata ascoltata”.
Festeggiano “migliaia lavoratori che, assieme alle loro famiglie, possono così contare su una misura di sostegno importante per superare questa difficile fase e prepararsi a ripartire con tenacia e impegno, come farà l’Italia intera”.