Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco ha presentato la tradizionale relazione annuale partendo dalla crisi senza precedenti che ha toccato la società globale, dal punto di vista umano ed economico. Nel primo trimestre il PIL in Italia ha registrato una flessione dell’ordine del 5% e, al momento, gli indicatori disponibili ne segnalano una caduta ancora più marcata nel secondo.
La pandemia e la recessione aprono scenari di estrema incertezza che rendono molto difficile tratteggiare i contorni dei nuovi equilibri che si andranno a definire.
Parole confortanti da parte di Visco sull’Unione Europea, “una risorsa formidabile per i suoi cittadini. La dolorosa esperienza della pandemia rende oggi ancora più forti le ragioni, non solo economiche, dello stare insieme”. In questa ottica, “i paesi europei sono chiamati ad affrontare sfide comuni”.
L’impatto della recessione e delle misure messe in campo per contenerne le conseguenze è forte sulle finanze pubbliche.
L’economia italiana deve trovare la forza di rompere le inerzie del passato e recuperare una capacità di crescere che si è da troppo tempo appannata. Nonostante le profonde ferite della crisi e le scorie non ancora assorbite di quelle precedenti, le opportunità in prospettiva non mancano. “Il Paese ha i mezzi per coglierle”.