I 32 miliardi di euro dello scostamento di bilancio voluti dal Governo Conte (mai nominato) saranno usati per i ristori del Decreto Sostegni del Governo Draghi, il cui obiettivo è: più soldi possibili al maggior numero di persone, per contrastare la povertà in ogni suo meandro. Poiché queste risorse non saranno sufficienti, Draghi ha ribadito che chiederà un ulteriore scostamento in occasione della discussione del documento di economia e finanza.
Il Decreto Sostegni, di cui i tre quarti sono destinati a sostenere le imprese, arriveranno nelle tasche di chi ha fatto richiesta entro il prossimo mese, partendo già dall’8 aprile, e saranno caratterizzati, ha sottolineato il presidente del Consiglio, da velocità nei pagamenti attraverso una apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate. Tra le novità, l’eliminazione dei codici Ateco, quella combinazione alfa numerica che identifica un’attività economica. Gli indennizzi riguardano circa 3 milioni di piccole medie imprese, con giro d’affari fino a 10 milioni e con perdite di almeno il 30% del fatturato (finora era il 33%) calcolate sulla differenza tra la media mensile degli incassi dell’intero 2020 rispetto al 2019. Cinque le fasce di indennizzo in base alle dimensioni dell’azienda: avranno il 60% delle perdite le imprese con fatturato fino a 100mila euro, il 50% quelle tra 100mila e 400mila euro, il 40% fino a un milione, il 30% tra uno e 5 milioni e il 20% tra 5 e 10 milioni.
Ci sarà un provvedimento importante per gli autonomi (la cui platea potenziale è di quasi 6 milioni di soggetti, per la metà di essi ci dovrebbe essere una media di 3700 euro ad attività), inclusi quelli del settore agricolo che hanno una decontribuzione pari a 2,5 miliardi, per i quali è stato aggiunto 1 miliardo e mezzo al precedente stanziamento. Per gli stagionali, ecco una tantum di 2.400 euro. Continua il reddito di cittadinanza, rifinanziato con un fondo di un miliardo e previste ulteriori tre mensilità sul reddito di emergenza; stop ai licenziamenti fino al 30 giugno per chi ha la Cig ordinaria, fino all’autunno per chi ne è privo. Per i lavoratori dello sport, il Decreto Sostegni mette a disposizione un importo variabile tra 1200 e 3.600 euro.
Cinque i miliardi su salute e sicurezza, più della metà per l’acquisto di vaccini e farmaci, gli altri per la logistica. Ci sarà anche un intervento per creare un fondo per la produzione di vaccini.