Lo scorso sabato, all’interno degli uffici della OLIBANUM di Olevano Romano, con l’assistenza del notaio Angelo Nigro, si è costituita ufficialmente la Società Consortile Terre di Pregio. Trenta aziende che operano nel mondo del cibo e dell’accoglienza turistica, presenti su un territorio compreso tra i Monti Prenestini, la Valle del Giovenzano e l’alta Valle del Sacco hanno dato il via ad un progetto unico e visionario: condividere un marchio unico e lavorare tutti insieme per dare un’identità unitaria al nostro territorio. Un progetto impensabile fino a pochissimo tempo fa, grazie anche alla spinta del Gal Terre di Pregio, aziende agricole, ristoratori, ospitalità, servizi di Saracinesco, Sambuci, Ciciliano, Cerreto Laziale, Gerano, Pisoniano, Capranica Prenestina, San Vito Romano, Olevano Romano, Genazzano, Cave, Bellegra, Roiate, Valmontone, Palestrina, Rocca di Cave, Castel San Pietro Romano, Poli, Casape, San Gregorio da Sassola, Castel Madama hanno creato lo strumento per poter lavorare insieme. L’assunto alla base della Società Consortile è che il cibo, nei suoi aspetti produttivi, ma anche di trasformazione e di accoglienza, è il forte elemento identitario del territorio, che coinvolge valori naturali, ambientali, culturali, paesaggistici, in grado di generare attorno ad esso una crescita economica e di benessere per chi vi abita e per quanti da fuori beneficiano dei suoi prodotti e servizi. Il territorio delle “Terre di PreGio” è ricco di produzioni tradizionali quali, a titolo meramente esemplificativo: i vini a denominazione di origine controllata Cesanese di Olevano Romano, il vino Genazzano bianco; l’olio della cultivar “Rosciola”; le castagne – come il Marrone di Cave e la Mosciarella di Capranica Prenestina; il formaggio pecorino e la ricotta di Genazzano; il tartufo della Valle del Giovenzano. Accanto a queste produzioni tradizionali ne troviamo altre innovative o recuperate tra cui: elicicoltura, zafferano di Pisoniano, tartufo, paste alimentari da cereali antichi e legumi per celiaci di Cerreto Laziale, e ancora uova da allevamento all’aperto, lamponi, miele, ortaggi, carni di pascolo.
Nasce “Terre di Pregio”
Fra i protagonisti del progetto trovano spazio aziende di San Vito, Poli e Castel Madama
Condividi l'articolo: