Molti cittadini, in varie forme, stanno sollecitando l’apertura di un ulteriore punto vaccinale Covid a Monterotondo. Scrivo “ulteriore” non a caso, perché ricordo che quello di via Reatina, attivo anche nei giorni festivi e ottimamente gestito, è già il punto vaccinale del distretto sanitario Monterotondo-Mentana della asl Roma 5.
La collaborazione con le autorità sanitarie e regionali che ha distinto l’operato del Comune di Monterotondo sin dall’inizio della pandemia ha consentito di ottenere notevoli risultati, come l’attivazione già ad Ottobre del drive-in per la somministrazione dei tamponi, uno dei primi ad essere attivato a livello regionale.
E’ in quest’ottica che il 24 marzo e il 6 aprile ho scritto alla direzione generale della Asl e all’assessore regionale alla Sanità manifestando la disponibilità del nostro Comune ad ospitare un ulteriore punto vaccinale anti-Covid, indicando anche i siti e le strutture eventualmente disponibili, se questo fosse stato ritenuto utile e funzionale ad implementare la campagna vaccinale nel nostro territorio. Ho inoltrato le richieste pur nella consapevolezza che il punto centrale della questione non è il numero dei punti vaccinali ma piuttosto quello delle dosi di vaccino disponibile, che non dipende certo da noi, dalla Asl, dalla Regione e, in ultima analisi, nemmeno dal Governo.
Come tutti sapete c’è infatti molta incertezza sul volume delle forniture e delle distribuzioni di alcune tipologie di vaccini come ad esempio AstraZeneca o, notizia delle ultime ore, Johnson & Johnson, incertezza che sta inevitabilmente rallentando il piano vaccinale nazionale rispetto alle previsioni.
Ricordo anche che nel Lazio non c’è un’eccedenza di dosi di vaccino rispetto alla programmazione delle somministrazioni, dovuta a ritardi propri o a scarsa organizzazione, come purtroppo sta avvenendo in altri territori. Anzi: la regione sta gestendo il proprio piano vaccinale nel migliore dei modi, rivelandosi una autentica eccellenza come il parere degli esperti in tutta Italia non manca di riconoscere quotidianamente. Pertanto se anche raddoppiassimo i punti vaccinali la sostanza non cambierebbe perché, attualmente, non ci sarebbero dosi di vaccino tali da poter raddoppiare il numero delle vaccinazioni effettuate.
Tuttavia, in vista di un auspicabile aumento delle forniture entro l’estate, non mancheremo certo di rappresentare nuovamente alla Asl e alla Regione la nostra disponibilità a collaborare per aumentare contestualmente il numero delle vaccinazioni, nelle forme che verranno individuate, anche attraverso convenzioni e collaborazioni con altri soggetti pubblici o privati, proponendo l’attivazione di hub vaccinali specifici come ad esempio quello sui luoghi di lavoro, sulla base delle linee guida in via di definizione da parte del Ministero della Salute.
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