Buongiorno Tiburno, esteri in primo piano

#5 Rassegna stampa del 20 aprile 2021 La Germania si prepara all'era post Merkel. In Russia, Navalny continua lo sciopero della fame

 

 

 

GERMANIA

Per l’era «post Merkel», i Verdi lanciano Baerbock.

Ex atleta, 40 anni, 2 figlie: sarebbe la più giovane dei cancellieri tedeschi

Dal Corriere della Sera: «Io mi candido per il cambiamento, la politica vive di questo. Gli altri sono per lo status quo», risponde Annalena Baerbock alla domanda sulla sua inesperienza.

Avrebbe voluto fare la giornalista, l’inviato di guerra. Ma nel 2013 ha interrotto il suo dottorato di ricerca sulle catastrofi naturali e l’aiuto umanitario per dedicarsi alla politica a tempo pieno:  eletta al Bundestag  si è fatta  subito una fama di stakanovista, occupandosi di clima, politica economica, energia e povertà infantile.

Cresciuta in una fattoria della Bassa Sassonia, tre bronzi nazionali nel trampolino elastico ai tempi di scuola, Baerbock si è laureata in Scienze politiche a Hannover e ha conquistato un master in Diritto internazionale alla London School of Economics.

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Iscritta ai Gruenen dal 2005, è approdata nel Bundestag otto anni dopo, dopo essersi focalizzata soprattutto sulle politiche europee. E all’ultimo congresso, è stata scelta come co-leader del partito da un bulgaro 97% dei delegati, il miglior risultato della storia.

 

RUSSIA

Navalny curato in carcere con le vitamine.

I legali: «Farsa», questo il titolo del Corriere.

L’oppositore continua lo sciopero della fame. La Corte europea apre un procedimento sulla detenzione È stato trasferito in una struttura sanitaria per detenuti, ma le condizioni fisiche di Aleksej Navalny non sarebbe migliorate. La stessa Corte europea ha notificato ieri al governo di Mosca il suo ricorso presentato contro la detenzione in carcere.

 

STATI UNITI

“Non era una minaccia. America blindata per il verdetto Floyd”.

Così titola La Repubblica a proposito del caso Floyd. L’ultima arringa dell’accusa contro il poliziotto: violenza non necessaria. Parola alla giuria. Minneapolis sotto assedio per il timore di scontri razziali.

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Dopo due settimane di processo e 11 giorni di interrogatori dei testimoni, l’America intera ha seguito con il fiato sospeso l’ultima giornata del processo all’agente Chauvin, prima della “clausura” della giuria popolare.

Intanto, come riporta Il Messaggero sempre dagli Usa, guerra di gang a Chicago: uccisa una bimba di 7 anni, crivellata di colpi in pieno giorno.

L’obiettivo era il padre. Due i killers, l’auto colpita da 38 proiettili. Per la polizia si è trattato di un regolamento di conti.

Negli ultimi giorni registrate 50 sparatorie.

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