Discoteche off limits, slittano le riaperture

Il popolo della notte ancora a bocca asciutta

Possibili ristori agli imprenditori del settore

Slitta ancora l’apertura delle discoteche e il popolo della notte deve ancora attendere per scatenarsi in pista.

La questione sarebbe stata affrontata a margine del Consiglio dei ministri ma nessuna decisione è stata presa al riguardo. È però probabile che vengano riconosciuti adeguati ristori per le mancate entrate subite dall’intero settore.

La possibilità di tornare a ballare nei locali italiani entro il 10 del mese sembra ancora un miraggio anche messa a confronto con quanto accade in altri paesi europei.

In Spagna i locali notturni hanno riaperto in diverse regioni. Dal 21 giugno l’orario massimo di chiusura per le discoteche e pub della Comunità di Madrid è alle 3 del mattino, in Catalogna alle 3.30. In altri zone, come alle Baleari e in alcune isole delle Canarie, i locali possono rimanere aperti fino alle 2 del mattino nel weekend. Rimangono tuttavia in piedi alcune restrizioni sanitarie come ad esempio il divieto di ballare in spazi chiusi e l’obbligo di indossare la mascherina.

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Dopo 15 mesi di chiusura totale, le discoteche della Francia dovrebbero riaprire dal 9 luglio e per accedere ai locali sarà necessario il pass sanitario.

Completamente diversa è la situazione nel Regno Unito, dove il premier Boris Johnson ha deciso di far slittare al 19 luglio l’uscita graduale dalle restrizioni anti-Covid. Ma discoteche e locali notturni restano per ora chiusi.

A Berlino si possono organizzare eventi all’aperto fino a mille partecipanti mentre al chiuso il tetto è di 250 persone. Nel Brandeburgo le discoteche hanno riaperto le danze, ma la situazione negli altri Lander procede nel segno della prudenza.

 

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