Parametri e stato di emergenza
Le Regioni dicono sì all’obbligo del green pass per gli spazi a rischio assembramento. Sarà necessario per assistere ai grandi eventi sportivi e agli spettacoli, entrare nelle discoteche, fiere e congressi.
Non è escluso che possa essere esteso, come chiede Confindustria, anche ai luoghi di lavoro, pena il trasferimento o addirittura la sospensione per chi rifiuti di vaccinarsi.
Quanto alla tempistica, la parola d’ordine è “fare presto” e il governo indica tre tappe. Ad agosto sarà sufficiente anche una sola dose per spettacoli, viaggi, sport e, probabilmente, anche per sedere al chiuso nei bar e nei ristoranti. A settembre, via libera per le stesse attività, ma con l’obbligo del ciclo vaccinale completo. Poi, da metà mese, il green pass varrà anche per chi vuole salire su metro e bus.
Palazzo Chigi sarebbe anche pronto ad estendere lo stato di emergenza, in scadenza il 31 luglio, addirittura a fine anno.
Quanto agli indicatori che determinano i colori delle zone, le Regioni chiedono di mantenere il bianco se l’occupazione dei letti di terapia intensiva resta contenuta sotto il 15%.
Secondo gli ultimi dati trasmessi all’Istituto superiore di sanità, con gli attuali parametri molte aree tornerebbero in zona gialla già da venerdì prossimo. Sono le regioni dove l’incidenza dei nuovi contagiati — il Lazio è tra questi — supera i 50 casi settimanali su 100 mila abitanti. Con il nuovo sistema questo indicatore non sarebbe più fondamentale. A contare sarà soprattutto il numero di ricoverati in area medica e in terapia intensiva.