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QR Code, questo conosciuto. La sua storia viene da lontano, dal Giappone dove è nato nel 1994 per rintracciare i componenti delle automobili Toyota. Oggi il “Quick Response Code” è diventato la porta per accedere ad un’infinità di servizi.
Lo troviamo ad esempio nelle pubblicità sui giornali e sui cartelloni stradali, nelle etichette dei prodotti alimentari.
Moltissimi ristoranti per non portare a tavola il menu cartaceo (che andrebbe disinfettato dopo ogni uso) mostrano ai clienti un QR Code che rimanda ad un link di ordinazione on line. Tramite il codice, poi, funziona anche l’accesso alle spiagge regolato da app di prenotazione. Sempre con un QR Code si entra velocemente nei parchi divertimento evitando di mostrare i ticket, si utilizza nei gate aeroportuali e, d’ora in poi, sarà indispensabile per decodificare il famigerato green pass.
L’uso della tecnologia sembra proprio non avere limiti. Lo ha compreso un giovane imprenditore lombardo che, al passo coi tempi, ha deciso di utilizzare il QR per ricordare i defunti.
Titolare di un’impresa di pompe funebri, ha pensato di condensare tutte le informazioni relative al de cuius – data di nascita, di morte, nome e cognome – sulla tomba. Inquadrando con lo smart phone il codice a barre si potrà sapere chi è stato in vita con tanto di album fotografico.
Il giovanotto però ha deciso di andare oltre pensando di caricare anche i video delle esequie, per buona pace di chi non potrà essere presente al funerale.
Credits: ilcittadinomb.it