Addio bomber!

Ci ha lasciato Gerd Muller

Il grande attaccante tedesco è stato campione del mondo nel ’74 con la Germania che batté l’Olanda di Johan Cruijff e campione d’Europa nel 1972

Una leggenda vivente non ha età. Le agenzie riportano che il grande attaccante tedesco di è spento oggi, 15 agosto, a settantacinque anni. Gerd Muller ha dato tante preoccupazioni e dispiaceri a tutte le difese contro le quali ha giocato, compresa la nostra in quella celeberrima finale del 1970 finita con il mitico 4 a 3 per noi.

Gerd Muller è stato un attaccante inimitabile. Vecchia volpe dell’area il suo gioco consisteva in scatti brucianti per buttare la palla dentro. Pare un lavoro facile, ma non lo è perché il giocatore in questo caso deve esser libero di buttarla dentro trovando il momento di vuoto della difesa avversaria. E nel corso dei novanta minuti c’è sempre. Muller lo sapeva e in questo modo riusciva ad approfittare per il cosiddetto gol di rapina.

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Inimitabile, perché chi dopo di lui ha provato a imitarne le gesta è finito con l’essere annullato dalle difese, perché il sua gioco quando stazione nell’area avversaria finisce per essere prevedibile. Non per Muller che la sua zampata vincente la dava sempre. 68 gol in 62 partite con la nazionale tedesca. Col Bayern di Monaco ha segnato 566 reti in 607 partite. Al di là dei meriti con la sua nazionale, Der Bomber con la sua squadra ha vinto tre Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe e quattro titoli nella Bundesliga.

Nei ragazzi che seguivano il calcio rimarranno indelebili quelle gambe corte e ipertrofiche, la sua rapidità dei movimenti, l’opportunismo, il fiuto del gol al quale il mondo calcistico legò Paolo Rossi come suo erede.

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Anche il suo impegno nel calcio, anche a riflettori spenti, a sostegno delle compagini giovanili, a promozione di questo sport dove individualità, partecipazione e senso della collettività sono aspetti trovano una magica fusione, vanno ricordati. Gerd Muller è stato un grande esempio per questi valori. Ed oggi lo dovremmo celebrare spesso per queste sue qualità.

Gli sia lieve la terra

 

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