GUIDONIA - Il grillino chiede i danni al Comune, scatta l’incompatibilità

Il consigliere dei 5 Stelle Maurizio Celani vuole essere risarcito per le ferite subite nel cortile della scuola dell’Albuccione: gli era caduta in testa una scala di ferro utilizzata dal sindaco per selfarsi sul tetto davanti al murale. La preside: “Nessuno vi ha autorizzato ad entrare”. Se Celani cita l’Ente, decade e al suo posto entra Roberto Verrengia

La dinamica non è mai stata chiarita e fino ad oggi sono rimasti ignoti la causa ma soprattutto le circostanze. Eppure, a distanza di un mese dalla tragedia sfiorata, è arrivato il conto da pagare. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Guidonia Montecelio Maurizio Celani ha chiesto il risarcimento danni al Comune per le ferite alla testa subite lunedì 28 giugno nel cortile della scuola dell’Albuccione.

Il legale di Celani, l’avvocato Michele Lombardo di Roma, in una nota all’istituto comprensivo “Giuliano Montelucci” e all’amministrazione comunale ha concesso due settimane di tempo per rimborsare i danni e in caso contrario si dice pronto a citare l’Ente e la scuola in Tribunale. La richiesta non è senza conseguenze, considerato che secondo Giurisprudenza in questo caso sussiste la causa di incompatibilità prevista dall’articolo 63, comma 1, n.4 del Testo Unico degli Enti Locali, per cui Celani decadrebbe e al suo posto subentrerebbe Roberto Verrengia, 24 voti alle elezioni comunali del 2017 nelle fila del Movimento 5 Stelle.

LA SCALA SULLA TESTA NEL CORTILE DELLA SCUOLA: IL SINDACO DOVEVA SELFARSI SUL TETTO

Ma perché Maurizio Celani chiede il risarcimento danni? Cosa gli è successo? Come? Quando? E perché? Tutto è accaduto lo scorso lunedì 28 giugno, giornata dedicata all’inaugurazione dei quattro murales ispirati alla Resistenza al nazifascismo celebrati e realizzati nell’ambito del progetto “Resistart” nato dalla collaborazione tra il Comune, l’Anpi Guidonia Montecelio e l’ “Accademia Dei Romani – Fine Arts Institute” col finanziamento di 16 mila euro della Regione Lazio.

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Maurizio Celani, 60 anni di Villanova, 25 preferenze totalizzate nel 2017, promotore di “Resistart”, quel pomeriggio aveva preso parte al tour itinerante presso i quattro murales realizzati a Colleverde, Albuccione, Villalba e Villanova insieme al Sindaco Michel Barbet, al Consigliere regionale Valerio Novelli, al Presidente dell’Accademia Gerardo Lo Russo, al Presidente Anpi Luca Brocchi, e al portavoce comunale Matteo Castorino. Dopo la prima foto di rito a Colleverde sotto al murales realizzato sulla parete di una torretta, il gruppo si era spostato al plesso dell’Albuccione.

Ma le cose non sono andate per il verso giusto perché in questo caso l’opera è stata dipinta su un muro sovrastante l’ingresso della scuola. Insomma, sul tetto. E per salirci era necessario utilizzare una scala di ferro di forma cilindrica fissa a parete caduta come una ghigliottina sul consigliere dei 5 Stelle perché qualcuno – a suo dire – avrebbe tolto lo spinotto di chiusura. Chi ha tolto lo spinotto? “Non ce l’ho presente, c’era molta gente e non ho visto – aveva raccontato Celani in un’intervista del 6 luglio scorso al settimanale Tiburno – Io ero appoggiato col braccio ad una parte fissa della scala e stavo parlando col sindaco perché non pensavo ci fosse un pericolo”.

Eppure, nonostante il pericolo, Barbet, Novelli, Castorino e Brocchi erano saliti sul tetto insieme all’autore del murales pur mettersi in posa davanti al murales e postare le fotografie sui Social. Nel frattempo Celani era stato trasportato all’ospedale di Tivoli a bordo dell’auto blu del sindaco con un trauma cranico e una vasta ferita lacero-contusa alla regione parietale destra suturata con ben 13 punti. La prognosi è di dieci giorni salvo complicazioni per i quali ora il legale del portavoce grillino chiede il risarcimento danni, considerando la scala pericolosa e priva di sicurezza.

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LA PRESIDE SCARICA LE RESPONSABILITA’ SUI GRILLINI, IL PORTAVOCE IGNORA LE MOSSE DEL LEGALE

“Ho dato mandato ad un legale molto bravo di mia fiducia – commenta Maurizio Celani – Non so se abbia già presentato richiesta di risarcimento danni, lo sentirò nei prossimi giorni. Io gli avevo chiesto di mandare un perito a verificare le condizioni della scala di ferro che mi è caduta sulla testa”.

Mentre il Comune cerca di ricostruire la dinamica dei fatti, il Dirigente dell’Istituto comprensivo “Montelucci” Fabiana Celentano in una nota all’amministrazione comunale esclude qualsiasi responsabilità della scuola, tira in ballo il sindaco Barbet, il consigliere Castorino e lo stesso portavoce Celani. “Loro sanno tutto – sostiene in sintesi la preside – Il 28 giugno sono venuti a scuola per farsi delle foto, nonostante fossero venuti il giorno prima per lo stesso motivo: tutto ciò in nostra assenza e a nostra insaputa”.

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