Si è presentata all’ospedale di Monterotondo, insieme al figlio che aveva una guancia gonfia e febbre alta. Nonostante l’insistenza, non è riuscita a farlo visitare ed è dovuta rivolgersi altrove. Tania Verdirosi da allora ha iniziato un vero e proprio pellegrinaggio da un ospedale all’altro e ora che è finito, ha deciso di andare fino in fondo alla vicenda.
L’articolo completo su Tiburno in edicola martedì 28 settembre
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… questa è la conferma che i piccoli Ospedali vanno eliminati, anche il personale, non servono a niente. Mi auguro che gli Organi competenti (Regione Lazio, Magistratura) facciano una chiara e veritiera indagine sull’accaduto. Vergogna!!!!
Al giovane Samuel un augurio di una pronta guarigione.
È possibile mettersi in contatto con questa signora…anche io sono stata 3 anni fa al ps di Monterotondo e senza visitarmi hanno detto che i dolori che avevo all’addome erano solo nella mia testa e di andare da una psichiatra….io avevo un LINFOMA DI NON HODGKIN al IV stadio….😡😡😡 quel pronto soccorso sarebbe da chiudere