La cucina lercia, col pavimento tempestato dagli escrementi di un cane e i cassetti svuotati. La casa di Ennio Di Lalla non è per ora abitabile. Deve essere sanificata e in parte riallestita e l’Italia da Roma a sud ha risposto con la solidarietà. Ieri, l’ottantaseienne del quartiere Don Bosco, a Roma, che si è ritrovato per tre settimane sfrattato da una occupante abusiva, ha ricevuto la visita dell’assessore ai servizi sociali di Roma Barbara Funari. “Sono rimasto sbalordito”, ha commentato Ennio Di Lalla, “Mi ha assicurato una mano. Da solo non ce l’avrei fatta. Ho bisogno di tutto. Non ho trovato nemmeno un pullover”.
“Nell’armadio non ci sono più nemmeno le grucce. Anche la vetrinetta è vuota”, spiega, però, l’anziano…Avranno venduto tutto in qualche mercatino”. Che la casa sia stata saccheggiata prima dello sgombero, però, deve essere ancora verificato. Parte degli arredi sono stati accatastati nello studio del pensionato, ora non accessibile per questioni igieniche.
Intanto la procura potrebbe aggiungere nuove contestazioni all’occupante dell’appartamento, una ventottenne residente nel campo di via Gordiani che si era trasferita con il figlioletto e un cane: violenza privata e furto, oltre al danneggiamento e all’invasione di edificio.La procura ora intende individuare la talpa che avrebbe indicato all’occupante la disponibilità dell’appartamento ritenuto probabilmente vuoto, considerato che l’anziano si assentava spesso per questioni private, soprattutto per accertamenti medici. Il magistrato vuole accertare se il signor Di Lalla possa avere avuto contatti, anche involontari, con qualcuno che poi ha spianato la strada alla occupazione. E quindi il signor Di Lalla nei prossimi giorni sarà convocato in procura. “Si sono offerti di aiutare Ennio cittadini di tutta Italia”, ha detto il suo legale, l’avvocato Alessandro Olivieri.

La casa lasciata lercia e svuotata, gara di solidarietà per Ennio [Foto]
Per l'anziano che era stato sfrattato da una abusiva attivate collette, si mobilita pure il Campidoglio
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