Sequestrati in un capannone di Tivoli, gestito da imprenditori cinesi, milioni di pacchetti di Post-it contraffatti. Per i gestori dell’attività la Guardia di Finanza ha fatto scattare la denuncia per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, oltre che per commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà intellettuale. Il sequestro è stato disposto dalla procura di Monza dopo che i finanzieri hanno intercettato un carico di fogli semi adesivi, circa 12 milioni, pronti per essere venduti a due aziende in Brianza. Il controllo ha così permesso ai finanzieri di ricostruire la filiera di distribuzione e commercializzazione dei blocchetti fasulli individuando il capannone di Tivoli.

Tivoli, sequestrati in un capannone milioni di “Post-it” contraffatti
Denunciati dalla Finanza i titolari, due imprenditori cinesi
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