Cento sindaci chiamano, i parlamentari non rispondono. Non ha sortito troppo effetto l’appello rivolto dai primi cittadini di Lazio e Abruzzo ai deputati e senatori dell’area per avere un appoggio nella lotta contro i rincari, previsti da gennaio, sull’A24 e A25 nei tratti autostradale già tra i più cari d’Italia. Rincari che potrebbero essere un colpo di grazia per la già fragile economia dei borghi della Valle dell’Aniene, da Tivoli a Subiaco. Solo Francesco Lollobrigida, FdI originario di Subiaco, e Sebastiano Cubeddu, grillino da Guidonia, hanno risposto alla lettera appello firmata dai cento sindaci, promettendo il loro interessamento. Lollobrigida si è impegnato annunciando un ordine del giorno in cui solleciterà la sospensione dell’aumento. Cubeddu: “E’ il nostro primo impegno nell’area”.
I due incontri che si sono svolti a Roma tra i sindaci e delegati del ministro alla mobilità d’altra parte non hanno portato a risultati, tranne alla ventilata promessa di trovare una soluzione che porti al congelamento delle tariffe per i primi quattro mesi dell’anno. Quindi i sindaci torneranno a protestare. Il 23 dicembre manifestazione davanti al Senato dove è in discussione la legge bilancio e il 27 “corteo lumaca” coi tir nei tratti interessati.