I residenti rimasero al buio per due anni e mezzo, vani gli esposti e le petizioni al Comune, inutile anche la denuncia alla Procura di Tivoli: il costruttore non aveva pagato le bollette e l’Enel aveva staccato la corrente.
Così, per ripristinare il servizio essenziale, l’amministrazione comunale di Guidonia Montecelio era stata costretta ad intestarsi le utenze della “Collina del Sole”, il complesso residenziale realizzato a ridosso di via Casal Bianco dalla “Cer Immobiliare Srl”, società del “Gruppo Fincres” dell’imprenditore Bartolomeo Terranova.
“PAGA LE BOLLETTE”, IL TAR DA’ RAGIONE AL SINDACO MICHEL BARBET
Oggi, mercoledì 26 gennaio, il Tar del Lazio ha sostanzialmente sancito che il costruttore dovrà rimborsare le spese sostenute dal Municipio da quattro anni a questa parte. Con la sentenza numero 852 di oggi i giudici amministrativi hanno infatti respinto il ricorso presentato dalla “Cer Immobiliare” per far annullare l’ordinanza numero 370 emessa il 9 ottobre 2017 dall’allora dirigente ai Lavori Pubblici Paola Piseddu a seguito degli esposti dei mille residenti nel complesso immobiliare costretti al buio e a girare nel quartiere con le torce.
L’ordinanza impose alla società di Bartolomeo Terranova di riattivare le utenze elettriche staccate dall’Enel per morosità – e all’epoca intestate appunto alla “Cer Immobiliare” – avvertendo che in caso di inottemperanza avrebbe provveduto l’amministrazione la quale si sarebbe successivamente rivalsa sull’azienda per recuperare i soldi spesi per le bollette.
OPERE DI URBANIZZAZIONE, IL COSTRUTTORE PRESENTA IL VERBALE DI UN SOLO COMPARTO
Così il Comune si intestò le utenze, ma nel frattempo la “Cer” fece ricorso al Tar sostenendo che dal 2 ottobre 2012 le opere di urbanizzazione risultavano ultimate e collaudate, per cui di fatto consegnate all’Ente come previsto dalle convenzioni stipulate nel 2001 e nel 2008.
A riprova della presa in carico degli impianti da parte dell’amministrazione pubblica, la società di Terranova ha presentato al Tar del Lazio un verbale di consegna sottoscritto dall’allora Segretario generale Rosa Mariani in cui si fa riferimento ad un non meglio precisato verbale di collaudo avvenuto il 3 ottobre 2012.
IL TAR TAGLIA LA TESTA AL TORO, GLI IMPIANTI NON SONO MAI STATI COLLAUDATI
Sulla base della documentazione prodotta dall’Avvocatura comunale i giudici hanno invece preso atto che il verbale sottoscritto dalla Mariani riguardava soltanto il Comparto numero 2 e non l’intera lottizzazione. Viceversa la Convenzione prevede che l’Ente prenda in consegna gli impianti solo una volta ultimate e collaudate tutte le opere di urbanizzazione. Opere che ad oggi non sono collaudate.
A questo punto – a meno di ricorso della “Cer” al Consiglio di Stato” – al Comune di Guidonia Montecelio non resta che richiedere indietro i soldi pubblici spesi per pagare la luce alla “Collina del Sole”.