Turismo rurale, nella Valle dell’Aniene nasce Vamos

Costituita ieri da 21 Comuni e 16 privati

L’Aniene con i suoi affluenti, Monte Livata e i Monti Simbruini coi sentieri religiosi e escursionistici. Ed ancora chiese, castelli e palazzi monumentali. Piatti genuini e unici. C’è un micro mondo da scoprire nella Valle dell’Aniene. Oggi per promuoverlo è stato costituisco a Agosta una Dmo, alla quale hanno aderito 21 comuni e 16 imprese, per lo più ricettive. L’ente è stato battezzato VAMOS, acronimo di “Valle Aniene e Monti Simbruini”. I progetto da realizzare: “Camminando tra i monumenti dell’uomo e della natura” . “Il nostro obiettivo è quello di promuovere e valorizzare il territorio allargandoci in prospettiva ad altri enti imprese e associazioni”, ha dichiarato Gina Panci, neo presidente della Dmo, nonché sindaco di Cerreto Laziale e commissario della X Comunità Montana.
UN BANDO REGIONALE
Un progetto nato grazie a un finanziamento di 150.000 euro della Regione Lazio, lievitato a 180 mila grazie alla compartecipazione della Comunità Montana, del Parco dei Simbruini, del Gal Futur@niene, e dei comuni aderenti e una piccola quota associativa dei privati. L’atto costitutivo è stato firmato ieri nella sede della Comunità Montana, in località Madonna della Pace, ad Agosta in presenza del notaio Carlo Gaddi.
I Comuni aderenti sono: Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Arsoli, Camerata Nuova, Canterano, Cerreto Laziale, Cervara Di Roma, Marano Equo, Percile, Riofreddo, Rocca Canterano, Roccagiovine, Rocca S. Stefano, Roviano, Subiaco, Vallepietra, Vallinfreda, Vicovaro, Vivaro Romano.

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LA SFIDA DEL TURISMO RURALE
Sono previsti quattro cluster di intervento: turismo outdoor, turismo culturale ed identitario, eventi culturali ed artistici e infine salute, enogastronomia e turismo rurale.
“Nutriamo molte aspettative da questa associazione”, afferma il sindaco di Rocca Santo Stefano, Sandro Runieri, “Usciamo così dalle dinamiche campanilistiche, di tanti borghi piccoli e bellissimi, per promuovere il territorio e le sue varietà nel suo complesso”.
Il punto di partenza sarà l’apertura di un sito web turistico e una segnaletica ad hoc nei punti d’ingresso alla Valle: VAMOS.

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