E’ possibile occupare un terreno pubblico, recintarlo e trasformarlo nel corso degli anni in una discarica abusiva a cielo aperto sorvegliata a vista da cani tenuti in pessime condizioni?
A Guidonia Montecelio, la terza città del Lazio, tutto è possibile.
Lo hanno accertato mercoledì scorso 22 giugno i Carabinieri Forestali della locale stazione che hanno scoperto un “cimitero di auto” con ben 51 veicoli da rottamare all’interno di un’area di proprietà comunale di 4.820 metri quadrati in località Casa Calda, il quartiere di Guidonia Centro adiacente all’aeroporto militare “Alfredo Barbieri”.
Nei guai è finito un italiano di 58 anni residente a Montecelio denunciato per gestione illecita e combustione di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Il blitz dei Forestali è scattato a seguito di una segnalazione da parte di un cittadino relativa alla presenza di una montagna di rifiuti in un terreno recintato e chiuso, un tempo proprietà dell’Aeronautica militare e oggi del Comune di Guidonia Montecelio.
Dopo aver sorvolato l’area con l’elicottero, i militari hanno richiesto e ottenuto dalla Procura di Tivoli un decreto di perquisizione eseguita la scorsa settimana.
Durante il controllo i Forestali hanno contato, in collaborazione con la Polizia Locale di Guidonia Montecelio, ben 51 veicoli abbandonati, di cui 4 mezzi pesanti e 47 autovetture, 25 con la targa attaccata e altre 22 prive di targa e telaio. Dagli accertamenti è emerso che le 25 automobili con targa erano di proprietà del 58enne monticellese già noto alle forze dell’ordine, mentre altre 5 sono risultate intestate alla moglie. Inoltre sei veicoli sono risultati di proprietà di altri cittadini e uno intestato ad una società di comunicazione.
Durante il blitz i militari hanno rinvenuto anche 4 bracieri con residui di rifiuti combusti e parzialmente combusti, prova del fatto che l’area veniva utilizzata anche per bruciare spazzatura di ogni tipo trasportata dagli svuotacantine della zona.
All’interno del terreno comunale c’erano anche 5 frigoriferi con motori a gas, due lavatrici e due lavastoviglie, due televisori al plasma, 8 materassi e sei divani, onduline di lana di vetro, parquet laminato, 4 batterie per auto, 12 barattoli piccoli di vernice e 22 grandi, 4 barili con residui di olio, amianto, uno svariato numero di motori, guaina catramata, tavoli di ferro, una scrivania di legno, una cassettiera, sedie di legno, pedane, sei sedili di auto, 8 parafanghi, sei fari, 34 sportelli, 12 paraurti e 24 pneumatici.
Insomma, una sorta di sfasciacarrozze.
E ancora: rifiuti di vetro, due box doccia in plastica, 8 reti metalliche, due scarpiere in legno, mobili fatti a pezzi, Raae, sacchi pieni di rifiuti indifferenziati, una bombola per acqua, profilati in ferro, pali della luce, cavi elettrici, 6 porte e 8 finestre di legno, scaffali, una vasca.
Perfino una sedia per disabili.
I Forestali hanno sequestrato l’intera area e i rifiuti depositati insieme a 5 cani meticci detenuti in condizioni non idonee e rinvenuti sul posto che sono stati affidati a “La Fattoria di Tobia”.
Un sesto cane, invece, è riuscito a fuggire.