E’ un copione collaudato che nella maggior parte dei casi gli permette di raggiungere l’obiettivo. I balordi fanno leva sui sentimenti e sugli affetti familiari, prospettando una situazione di rischio per il congiunto la cui unica possibilità di salvezza dipende esclusivamente dalla vittima.
Così martedì 30 agosto una coppia di truffatori è riuscita a raggirare un’anziana di 88 anni di Guidonia Montecelio facendosi consegnare contanti per 6.900 euro oltre a svariati oggetti preziosi. Un bottino che tuttavia i malviventi non potranno godersi grazie all’intervento della Polizia Stradale che poco dopo il colpo ha intercettato e arrestato la coppia mentre tornava a casa in autostrada dalla trasferta nella Città dell’Aria.
Per questo ora sono ai domiciliari nell’hinterland napoletano un 30enne e un 40enne, entrambe italiani e già noti alle forze dell’ordine per reati specifici, dalla truffa al furto, passando per scippi e rapine.
Secondo le prime informazioni raccolte dal quotidiano on line Tiburno.Tv, verso le ore 14 di martedì 30 agosto i malviventi sono stati intercettati nell’area di servizio Casilina Ovest dell’autostrada Roma-Napoli dagli agenti della Polizia Stradale di Cassino, Sottosezione diretta dal Sostituto Commissario Ersilio Di Matteo che negli ultimi tre mesi sulla A-1 ha già arrestato altre quattro coppie di professionisti del raggiro ai nonni.
I due pregiudicati napoletani viaggiavano a bordo di una Fiat Panda e ai poliziotti è bastato consultare la Banca Dati e scoprire i rispettivi curriculum criminali per insospettirsi sul reale motivo del viaggio in autostrada. Quando l’atteggiamento dei due malviventi si è fatto più nervoso, gli agenti hanno proceduto con le perquisizioni personali e all’interno dei borselli sono spuntati fuori 6.900 euro.
Una cifra apparsa evidentemente di provenienza illecita e a quel punto i poliziotti hanno setacciato l’autovettura all’interno della quale erano stati abilmente occultati numerosi gioielli.
A mettere gli investigatori sulla pista giusta è stata l’incisione su un monile del nome della vittima, una vedova di 88 anni che vive sola a Colle Fiorito, quartiere di Guidonia Montecelio. Da quel momento è iniziata un’indagine certosina in stretta collaborazione con gli agenti del Commissariato di Tivoli diretto da Paola Pentassuglia.
I poliziotti hanno raggiunto a casa l’anziana, ancora inconsapevole di essere stata vittima del cosiddetto “raggiro del finto parente”, facendosi raccontare l’accaduto.
Secondo uno schema collaudato e infallibile, la pensionata era stata contattata al telefono di casa da uno dei due napoletani che si presentava come direttore delle Poste.
“Signora, suo nipote è all’Ufficio Postale ma sta per essere arrestato se non versa immediatamente 10 mila euro”.
Una doccia fredda per l’88enne che istintivamente durante la conversazione ha chiamato il nipote per nome. Un gioco da ragazzi, per il truffatore, confermare il nome del nipote infondendo così maggiore preoccupazione nella vittima.
A quel punto, l’anziana ha ricevuto una seconda telefonata da parte del “sedicente nipote” che la implorava di avere bisogno di soldi per risolvere alcune difficoltà.
“Nonna, ti prego aiutami”, avrebbe detto il truffatore.
Parole che hanno vinto le resistenze dell’anziana. Infatti, pochi minuti dopo alla porta di casa si è presentato un uomo qualificatosi come direttore delle poste venuto per ritirare soldi e monili destinati a risolvere il problema del parente e la vittima si è fatta letteralmente “telecomandare” dal suo interlocutore a tal punto da recarsi in banca a prelevare i risparmi.
Arrestati i malviventi, il bottino è stato sequestrato e verrà restituito alla legittima proprietaria.