Palombara protagonista con Dante. E’ uscito al cinema lo scorso 29 settembre “Dante”, il nuovo film del regista Pupi Avati, vincitore di David di Donatello e Nastro D’Argento.
La sceneggiatura del film, realizzata tra Toscana, Umbria ed Emilia Romagna, è stata ospitata anche dal paese di Palombara Sabina, presso l’Abbazia di San Giovanni in Argentella.
Le riprese nel comune laziale si sono svolte nel periodo estivo dello scorso anno e il progetto iniziale di “Dante” prevedeva anche una scena girata presso il Castello Savelli: la simulazione dell’entrata a Firenze di due cavalieri a cavallo.
Lo sfondo doveva interessare il tratto dall’ingresso al giardino, idea poi abbandonata per motivi di sicurezza dei cavalli, preferendo girarla in un’altra località.
A San Giovanni Argentella
Nello stesso periodo, a Palombara Sabina, è stato girato anche un altro progetto su Dante, disponibile su RaiPlay “Dante, il sogno di un Italia libera”. La sceneggiatura di questo cortometraggio è stata ospitata interamente dal Castello Savelli e dall’Abbazia di San Giovanni in Argentella.
Dante, un film da vedere
Il film è tratto dal libro di Pupi Avati “L’Altra Fantasia”, nel quale Giovanni Boccaccio ripercorre la vita del sommo poeta.
Boccaccio, interpretato da Sergio Castellitto, dopo la morte di Dante, ha l’incarico di consegnare un risarcimento in denaro alla figlia di lui, diventata suora con il nome di Beatrice, per l’ingiusto esilio del padre.
Il poeta del Decameron, visitando i luoghi che lo hanno ospitato durante l’esilio, ripercorre gli episodi salienti della vita di Dante: l’incontro con Beatrice, interpretata da Carlotta Gamba, l’amore per Firenze e gli episodi politici fino all’esilio. Non mancano riferimenti a personaggi e passaggi della Divina Commedia.
La vita del Sommo viene affrontata in diverse fasce d’età: Alessandro Sperduti veste i panni del giovane Dante, mentre Giulio Pizzirani interpreta il periodo della maturità. Nel cast troviamo anche Cesare Cremonini e Gianni Cavina.
Dante, un film da vedere. Camillo Langone sul Foglio lo ha tratteggiato così: “Un film che rivedrei per Boccaccio (Sergio Castellitto, toccante), per Beatrice (Carlotta Gamba, un paradiso), per Gemma (Ludovica Pedetta, gioia terrena). Corra a vederlo chi ama la poesia, le donne, il Medioevo”. (C.N.)