Come sia possibile che un bimbo di soli tre anni possa uscire e allontanarsi dalla scuola materna senza che nessuno si accorga di nulla?
E’ all’accusa di abbandono di minore formulata dalla Procura di Roma che dovranno rispondere a processo una maestra e una collaboratrice scolastica alle quali viene contestata la responsabilità dell’allontanamento del minore.
I fatti
I fatti risalgono all’ottobre del 2019 e vedono come protagonista un piccolo alunno che durante la mattinata ha chiesto alla maestra di andare in bagno, non facendo però ritorno in classe. Il bambino ha attraversato il corridoio dell’istituto, aperto la porta ed è sgattaiolato fuori in cortile per poi, in tutta tranquillità, trovarsi in strada.
Quindici minuti è durata la sua pericolosa “passeggiata” in solitaria per le vie trafficate della Capitale nei pressi di piazza Re di Roma, percorrendo poche centinaia di metri dalla scuola. A notarlo fortunatamente un passante che si è fermato e ha allertato i Carabinieri che hanno riaccompagnato il piccolo tra le braccia dei genitori che non hanno fatto passare liscia la clamorosa svista.
Le responsabilità
Secondo il gup che ha disposto il rinvio a giudizio, la responsabilità dell’allontanamento del bambino sarebbe imputabile a entrambe le donne ma per chiarire chi dovesse vigilare sul piccolo sarà necessario dibattere in processo poiché le versioni delle due imputate non collimano.
La docente, impegnata con gli altri bambini, dice di aver affidato l’alunno alla bidella che l’ha accompagnato in toilette e di non averlo rivisto in classe. La collaboratrice scolastica sostiene, invece, di avere riaccompagnato il bimbo. Probabilmente l’una credeva che piccolo fosse sotto la vigilanza dell’altra e viceversa, quando poi si sono accorte della sua assenza, il bambino era già a gironzolare in strada.