Fare più figli, sollecita Giorgia Meloni, alla fiera di Rho. Farne di più per evitare la “sostituzione etnica“, dice il cognato e ministro dell’Agricoltura il sublacense Francesco Lollobrigida, al congresso della Cisal. Roba da “suprematista bianco“, attacca la segretaria dem Schlein, “livelli brutali” per Romano Prodi.
A parlare di natalità e ritocchi per incentivarla i due big della politica italiana ed esponenti massimi di Fratelli d’Italia: la premier Meloni madre di una bambina e il ministro Lollobrigida padre di due, avuti con la sorella della presidente del Consiglio.
“In Italia – dice la presidente del Consiglio arrivando al Salone del Mobile, circondata da una bolgia di cronisti e telecamere, ma anche dalla freddezza dei visitatori – ci sono sempre più persone da mantenere e sempre meno persone che lavorano. Questo problema si risolve in più maniere: il modo su cui lavora il governo non è solo quello dei migranti, ma anche quello della grande riserva inutilizzata che è il lavoro femminile. Portandolo alla media europea e puntando sulla demografia, con l’incentivazione da parte delle famiglie di mettere al mondo dei figli“.
Lollobrigida invece davanti alla platea sindacale va oltre: “Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica“.
Alla fine tutto si tiene: “Gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada“, spiega Lollobrigida. Argomentazioni che in questi anni sono state portate avanti anche dall’altro partito sovranista della coalizione, la Lega.
“Linguaggio da suprematista bianco”
“È un linguaggio da suprematista bianco. Sono parole indegne da parte di chi ricopre il ruolo di ministro, che ci riportano agli anni ’30 e vengono dette, per altro, nel giorno in cui il presidente Mattarella è in visita ad Auschwitz“, commenta la segretaria pd Elly Schlein.